L’Europa riconoscerà ufficialmente le criptovalute grazie all’entrata in vigore della Direttiva UE 2018/843 del Parlamento e del Consiglio europeo con la sua pubblicazione all’interno della Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Tale direttiva inizierà ad essere applicata alla fine di luglio ma i Paese membri avranno tempo sino al 10 gennaio 2020 per recepirla. Entro questa data, dunque, tutti i Paese membri dell’Unione Europea dovranno riconoscere le criptovalute. In realtà la Direttiva europea non fa esplicito riferimento al termine “criptovalute“, ma la definizione che da sulle monete virtuali è comunque una chiaro riferimento a loro.
Una rappresentazione di valore digitale che non è emessa o garantita da una banca centrale o da un ente pubblico, non è necessariamente legata a una valuta legalmente istituita, non possiede lo status giuridico di valuta o moneta, ma è accettata da persone fisiche e giuridiche come mezzo di scambio e può essere trasferita, memorizzata e scambiata elettronicamente.
La Direttiva europea continua anche evidenziando che la moneta virtuale non deve essere confusa con la moneta elettronica sebbene le valute virtuali possano essere utilizzate anche per pagamenti ed altri scopi.
Le valute virtuali non dovrebbero essere confuse con la moneta elettronica. […] Sebbene le valute virtuali possano essere spesso utilizzate come mezzo di pagamento, potrebbero essere usate anche per altri scopi e avere impiego più ampio, ad esempio come mezzo di scambio, di investimento, come prodotti di riserva di valore o essere utilizzate in casinò online.
La Direttiva esplicita anche la figura del “prestatore di servizi di portafoglio digitale” che viene definita in questo modo.
Un soggetto che fornisce servizi di salvaguardia di chiavi crittografiche private per conto dei propri clienti, al fine di detenere, memorizzare e trasferire valute virtuali.
Grazie all’entrata in vigore di questa Delibera, l’Unione Europea fa un importante passo in avanti nel settore delle monete virtuali accodandosi al Giappone che da tempo le aveva già riconosciute. Entro il 2020, dunque, tutta l’Europa e quindi anche l’Italia dovrà riconoscere ufficialmente le criptovalute.