Universal prova a vendere musica senza DRM

La casa di produzione e distribuzione musicale francese sperimenta la vendita di musica libera con un album di Emilie Simon: l'album è venduto a 9.99 euro (al pari di iTunes), ma è priva di Digital Right Management
Universal prova a vendere musica senza DRM
La casa di produzione e distribuzione musicale francese sperimenta la vendita di musica libera con un album di Emilie Simon: l'album è venduto a 9.99 euro (al pari di iTunes), ma è priva di Digital Right Management

Con il disco Live at Olympia di Emilie Simon, la Universal comincia un esperimento di vendita di musica online senza DRM. Il disco dell’artista francese è infatti acquistabile online per 9.99 euro dal sito della casa di produzione e per la medesima cifra è anche in vendita su iTunes, solo che nel primo caso i file acquistabili sono mp3 o wma liberi da qualsiasi costrizione digitale.

L’esperimento non è una novità assoluta: anche Yahoo! periodicamente tenta qualcosa di simile con dei brani singoli, e non è nemmeno la prima volta che una delle grandi case di produzione comincia a battere la strada della vendita di brani liberi dal controllo digitale sulla proprietà intellettuale. Tuttavia la Universal, al pari di un altro colosso come la EMI, sta tastando il campo della vendita online di musica libera e a questo scopo ha anche supportato con il suo catalogo progetti come SpiralFrog, il sito di distribuzione musicale che mira a mettere a disposizione degli utenti musica gratuitamente, traendo proventi dalla pubblicità.

Al momento le vendite di “Live at Olympia” non vanno benissimo ma con un po’ di pubblicità alla Universal sperano di migliorare e comunque ricordano che questo è solo un esperimento, che al momento l’album si può acquistare solo in Francia e che questo non vuol dire che ci sarà un immediato cambio di rotta. Del resto anche la EMI circa un anno fa aveva tentato qualcosa di simile senza che ci fosse un immediato riscontro nella politica generale della casa.

Dall’altro lato della barricata invece continuano a rimanere SonyBMG e Warner. La prima rifiuta di commentare e prendere posizioni precise in merito al dibattito mentre la seconda è una fiera sostenitrice dei DRM.

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