Il patto d’acciaio tra Apple e le etichette musicali si arricchisce di un nuovo nome: al trio di label già assoldate dalla Mela per offrire musica in streaming ai propri utenti tramite iCloud si aggiunge anche Universal Music, per un quartetto di primo piano con il quale il gruppo di Cupertino vuole creare una solida base legale per lanciare il servizio in salsa cloud di cui si vocifera da lungo tempo.
A differenza di Google ed Amazon, infatti, la società guidata da Steve Jobs ha preferito ottenere il consenso dei principali nomi dell’industria musicale prima di tuffarsi in un progetto che sarebbe potuto divenire un boomerang per l’azienda: aver stipulato accordi con le major significa aver ricevuto l’autorizzazione a trasmettere in streaming i brani musicali acquistati tramite iTunes. Autorizzazione la quale non è stata finora concessa ai servizi targati Google ed Amazon i quali, sebbene finora non abbiano ricevuto alcuna minaccia dalle major, potrebbero in seguito trovarsi a dover regolarizzare la propria posizione.
Secondo quanto riportato dalla fonte che ha svelato l’accordo tra le due parti, il contratto prevede una ripartizione dei ricavi secondo cui il 30% spetterebbe ad Apple, il 58% alle etichette musicali ed il restante 12% ai publisher. Al momento risulta tuttavia ignoto il costo d’utilizzo del servizio: le voci a riguardo sono diverse e parlano di un’eventuale possibilità di ottenere un breve periodo di utilizzo gratuito cui seguirà un canone annuale di 25 dollari, con la possibilità per coloro che acquisteranno la prossima edizione di Mac OS X di usufruirne gratuitamente.
Il locker digitale con il marchio della Mela morsicata prende dunque lentamente forma, in attesa di essere presentato ufficialmente sul palcoscenico della Worldwide Developer Conference organizzata dalla società per il prossimo 6 giugno al Moscone West di San Francisco. Il nome del servizio, iCloud, è ormai definitivo, così come il logo, comparso sul luogo dell’evento sotto forma di cartellone pubblicitario: restano da scoprire le modalità operative, il prezzo, la disponibilità per le varie piattaforme ed altri dettagli che saranno svelati ormai nel giro di pochi giorni.