Non è certo la prima volta che si parla di ologrammi. Una tecnologia di questo tipo è già stata impiegata in diversi ambiti: durante un evento istituzionale del primo ministro turco Recep Tayyip Erdoğan ad esempio, o più di recente per riportare sul palco Michael Jackson. Non era però mai successo di vederla integrata in uno smartphone, almeno fino ad oggi.
Il piccolo proiettore messo a punto dalla startup californiana Ostendo Technologies può cambiare le carte in tavola. Si tratta infatti di un chip che ha richiesto oltre nove anni di ricerca e sviluppo, in grado di visualizzare immagini 3D senza la necessità di utilizzare occhialini o schermi particolari. Le sue dimensioni particolarmente contenute ne consentiranno l’integrazione all’interno dei dispositivi mobile, permettendo la proiezione di immagini in tre dimensioni dalla diagonale pari a 48 pollici su qualsiasi superficie, controllando il colore, la luminosità e l’angolatura di ognuno dei pixel emessi. Secondo il CEO e fondatore della compagnia Hussein S. El-Ghoroury, una prima versione della componente sarà commercializzata a partire dal 2015, ma con la possibilità di visualizzare solo video 2D (un po’ come il Samsung Galaxy Beam). Quella 3D seguirà a breve.
I display rappresentano l’ultima frontiera nel percorso evolutivo. Negli anni, la potenza di calcolo è aumentata e i network hanno messo a disposizione una banda sempre più grande, ma ciò che ancora manca sono passi in avanti di questo tipo nel campo dei display.
Ostendo, che oggi conta 115 dipendenti, ha ricevuto nel corso di un decennio finanziamenti per oltre 120 milioni di dollari. A credere nel progetto anche Peter Thiel, uno dei primi a investire in Facebook prima che il social network riscuotesse un successo a livello planetario. Il chip olografico occuperà uno spazio di circa 0,5 cm cubi, del tutto simile a quello delle fotocamere integrate negli smartphone. Per quanto riguarda il prezzo, ogni unità avrà un costo di circa 30 dollari, non molto se si pensa al grado d’innovazione insito nella tecnologia.