Uno smartphone da infarto

Un sensore, uno smartphone ed una connessione: in futuro prevenire un arresto cardiocircolatorio potrebbe essere più semplice ed efficace.
Uno smartphone da infarto
Un sensore, uno smartphone ed una connessione: in futuro prevenire un arresto cardiocircolatorio potrebbe essere più semplice ed efficace.

Verrà un giorno in cui una notifica particolare potrebbe comparire sullo schermo del proprio smartphone: “Stai per avere un arresto cardiocircolatorio”. E se questa descrizione potrebbe apparire paradossale, la realtà potrebbe invece essere quella di un progetto estremamente serio e relativo ad una tecnologia che potrebbe rivelarsi fondamentale in futuro per salvare vite umane.

Uno studio portato avanti dalla Ecole Polytechnique Federale de Lausanne ha infatti ipotizzato la possibilità di utilizzare particolari sensori in grado di raccogliere a getto continuo i dati relativi all’attività cardiaca della persona. Tali dati, se trasmessi ad uno smartphone (per definizione ormai sempre alla portata dell’utenza), possono offrire un quadro continuo sulla salute della persona e particolari indizi potrebbero svelare in anticipo l’eventuale imminenza di una crisi cardiaca.

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La rilevazione, l’analisi, l’intervento: apposita notifica viene prodotta per avvertire l’utente del possibile rischio in corso ed un SMS viene inviato ad apparati dedicati utili ad avvertire un medico. I dati possono così essere analizzati una seconda volta, così da rilevare l’effettiva emergenza e muoversi di conseguenza per prevenire possibili problemi. David Atienza, relatore del progetto, spiega che i sensori hanno batterie che possono durare varie settimane ed i dati raccolti sarebbero altamente attendibili. Il progetto potrebbe quindi avere effettiva applicazione quantomeno in casi già problematici, offrendo un controllo continuo ed un continuo contatto con esperti pronti ad intervenire.

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