Un’onda anomala si è abbattuta sul sito di Giulio Tremonti. Ed ha fatto danni per almeno 24 ore, prima che le pagine ufficiali non fossero ripristinate.
L’impresa va addebitata ad un movimento di protesta ricollegabile al Decreto Gelmini sulla riforma della scuola. “Hacker” o “Cracker”? Forzando la situazione, si può trovare lettura ambivalente della definizione: in ogni caso trattasi di una forma di protesta (ovviamente al di fuori dell’alveo della legalità) destinata a crescere con il passare del tempo. La piazza non è più solo quella con Chiesa e Municipio, ma sempre di più è anche il rumore della rete, il picchetto del sito “okkupato”, il gruppo su Facebook, la mail “da inviare subito a 5 amici”.
Cambiano i luoghi, cambiano gli attori, cambiano i termini.