Non è di certo un segreto: gli utenti targati mela morsicata sono solitamente molto fedeli ai loro dispositivi, si tratti di un iPhone, un iPad o di un potente MacBook. Eppure vi è chi ha tradotto questa passione in un vero e proprio legame affettivo, seppur non ufficialmente riconosciuto dalla legge. Un uomo statunitense, infatti, ha deciso di sposare il suo smartphone Apple.
Il tutto è accaduto negli Stati Uniti, sebbene difficilmente il Congresso potrà riconoscere questa unione come delle nozze ufficiali. Il contesto è quello di una cappella di Las Vegas, nel Nevada, dove un giovane ha organizzato un matrimonio con il suo amatissimo iPhone.
Pare sia stato amore a prima vista, quello tra Aaron Chervenak e il suo iPhone 6, tanto da voler coronare l’innamoramento con una promessa per la vita. Non è dato sapere, però, se questo matrimonio sia davvero destinato a durare: cosa accadrà, infatti, quando sul mercato si affaccerà uno nuovo esemplare, più potente, dall’estetica più accattivante e dalla potenza triplicata? La relazione riuscirà a sopravvivere ai cicli di lancio annuali dalle parti di Cupertino?
L’intento, probabilmente simpatico, ha lasciato di primo acchito stupiti i proprietari della cappella statunitense, così come ha spiegato Michael Kelly in occasione di un’intervista per un’emittente televisiva locale:
Non abbiamo molte richieste di matrimonio tra persone e oggetti inanimati. […] Gli utenti sono molto legati ai loro telefoni, poiché sono con loro in ogni momento. Li usano 24 ore al giorno. Vanno a dormire con i loro smartphone. Si svegliano con lo smartphone, spesso è la prima cosa che controllano durante la giornata.
Lo scambio degli anelli è avvenuto grazie a una particolare custodia per iPhone, comprensiva di un aggancio per anulare sul retro della scocca. Non sembra esservi stato, invece, il tradizionale bacio degli sposi una volta terminata la celebrazione, sebbene il certificato di matrimonio sia stato comunque compilato. Molti i curiosi intervistati nei pressi della struttura celebrante i quali, senza troppi dubbi, così hanno giustificato l’iniziativa ai microfoni di KTNV:
Beh, tutto può succedere a Las Vegas.