Microsoft ammette di aver un po’ esagerato nello spingere i suoi utenti ad effettuare l’aggiornamento a Windows 10. Durante il poadcast “Windows Weekly”, Chris Capossela, chief marketing officer della casa di Redmond, ha ammesso che le politiche di upgrade di Microsoft sono state forse un po’ troppo aggressive. Chris Capossela ha evidenziato come la società volesse che la gente migrasse a Windows 10 per poter disporre soprattutto di tutte le ultime novità in ambito di sicurezza.
Chris Capossela ha poi aggiunto che trovare il “giusto equilibrio” per non risultare troppo aggressivi sia stato difficile da raggiungere anche se per buona parte del periodo in cui Windows 10 è stato offerto come upgrade gratuito questo equilibrio è stato mantenuto. Chris Capossela ha ammesso, però, come lo sbaglio di Microsoft sia stato l’esperimento concernente la famosa X rossa dell’applicazione “Ottieni Windows 10“. Come noto, infatti, Microsoft aggiornò l’app che permetteva di avviare l’upgrade a Windows 10 in maniera tale che se anche gli utenti la chiudevano attraverso il consueto bottone X di colore rosso, l’aggiornamento veniva comunque iniziato e portato a termine.
Una “forzatura” che agli utenti non piacque affatto e che causò molti grattacapi a Microsoft. Chris Capossela ha ammesso l’errore sottolineando come le circa due settimane necessarie per correre ai ripari siano state molto dolorose per l’azienda. Un errore che la casa di Redmond sembra non voglia più fare in futuro visto che Chris Capossela ha anche sottolineato come da questa spiacevole situazione l’azienda ha imparato molto.
Anche se in forma tardiva, Microsoft non solo ha riconosciuto pienamente l’errore ma ha anche chiesto scusa ai suoi utenti. Scuse che probabilmente potevano arrivare prima, ma che alla fine sono comunque giunte, con l’auspicio che davvero in futuro situazioni analoghe non si presentino più.