Il suo nome è “Urge“: Microsoft ed MTV uniranno le forze per contrastare il dominio di iTunes dando vita ad un nuovo ennesimo music store facente parte del corollario che gravita attorno al Digital Right Management delle officine Microsoft. Se i precedenti tentativi di rallentare la crescita di iTunes sono andati pressoché a vuoto, questo nuovo progetto sembra per la prima volta avere un qualche elemento particolare di importanza tale da dare maggiore spessore all’ipotesi di un qualche risentimento sul mercato da parte di Apple.
L’importanza dei nomi in ballo è uno dei primi elementi, ma non è probabilmente fondamentale: nomi quali Napster o Sony avrebbero altrimenti aver dovuto avere presa maggiore, cosa invece mai verificata (da segnalare il fatto che solo negli ultimi giorni Napster è finalmente approdata in Europa, molti mesi dopo l’arrivo di iTunes). Importante, soprattutto, il traino di Microsoft: Urge sarà infatti implementato all’interno del prossimo Windows Media Player, offrendo così al music store l’immediata pubblicità derivante dal diffusissimo player e la diretta disponibilità di un servizio probabilmente promosso anche al fondamentale target di utenza che segue MTV.
Il dominio Urge.com risulta essere di proprietà MTV, dunque è presumibile l’ipotesi per cui sarà proprio urge.com il riferimento del nuovo music store. In questo caso il logo del servizio potrebbe essere quello proposto nell’attuale homepage (corredata di relativo «coming soon»).
Urge offrirà inizialmente 2 milioni di canzoni e si propone altresì come un punto di riferimento ove conoscere artisti nuovi ed incontrare i propri cantanti preferiti. Il music store vedrà la luce nel 2006 e già gode della benedizione di importanti case discografiche e rinomati artisti (il cui traino costituirà un elemento promozionale fondamentale). Se Warner è tra le etichette che per prime ha benedetto il nuovo store, e se Warner confermerà quanto a suo tempo esplicitamente proposto ad Apple in riferimento ad iTunes, tra le caratteristiche ipotizzabili potrebbe figurare la flessibilità del prezzo dei file in vendita.
Ironia della sorte, una parola che per la lingua anglosassone identifica il “desiderio”, in italiano indica la fretta di una azione. Ed in effetti sembra evidente la sensazione per cui per contrastare iTunes in casa Microsoft “urge” far qualcosa.