La sfida ad iTunes, il music store dei miracoli Apple, non può più essere rinviata. Al tempo stesso non è certo tardi per conquistare una fetta di mercato nel settore in quanto le prospettive di crescita delineano un trend potenzialmente vorticoso e ad oggi solo una minima parte del contesto musicale viaggia sul nuovo ambiente digitale. E’ in questo contesto che nasce il music store che ha tutte le carte in regola per vestire una volta per tutte i panni dell’iTunes-killer. I nastri saranno tagliati in settimana, il suo nome è URGE.
URGE è stato presentato tempo fa nel momento in cui sembrava essere l’accerchiamento la strategia intrapresa da Microsoft per giungere a colpire il mercato Apple: Napster proponeva una scelta del tutto alternativa (il sistema ad abbonamento invece della vendita del brano singolo), il corollario di music store e player compatibili al mondo Windows Media era quantitativamente importante (molte forze disperse e risultati scarni) e nessun brand sembrava trovare il mix di ingredienti giusto per intaccare il fascino della mela. Per portare un brand ad una sufficiente potenza di fuoco Microsoft ha poi siglato l’alleanza con MTV, il brand musicale giovane per eccellenza, ed URGE è frutto di questo patto e questo desiderio: conquistare il mercato della musica digitale prima che quest’ultimo permetta ad Apple di instaurare una posizione di mercato non più controvertibile.
Il lancio di URGE giungerà in quasi contemporaneità con il lancio di Windows Media Player 11, il braccio armato del music store. Il player basato sul DRM Microsoft costituisce infatti la base di compatibilità tra tutti i servizi allineati e sarà proprio tramite il sito Microsoft, nonchè dal sito MTV, che URGE riceverà la propria spinta maggiore. Il servizio è annunciato a costi del tutto allineati con iTunes: 99 centesimi per ogni brano acquistato, poco meno di 10 dollari per un album intero. Disponibile anche l’abbonamento in stile Napster: 15 dollari mensili ed il download diventa infinito in quantità e limitato ad un mese in quanto a durata.
Ed in effetti non è sul prezzo che Microsoft intende fare la propria battaglia (Rhapsody puntò su questo parametro uscendone con poca gloria): centinaia di device di ogni tipo saranno a breve compatibili con la musica acquistata da URGE, dunque per l’utente la scelta Windows Media potrebbe giungere ad avere più senso che non l’accondiscendere alla moda dell’iPod. Le nuove caratteristiche di Windows Media Player 11 incoraggeranno inoltre l’acquisto offrendo la possibilità di “navigare” tra i file ed offrendo un nuovo taglio di fruizione sulla propria playlist.
Apple sembra non curarsi di quanto succede presso la concorrenza e tira dritto: le conferme non ufficiali sulla prossima uscita di un cellulare marchiato con la mela di Cupertino si accavallano e l’ipotesi è tutt’altro che remota, soprattutto alla luce dei precedenti. La mossa sarebbe importante perchè aprirebbe per Apple nuove prospettive all’interno di un nuovo mercato e donerebbe alla propria offerta musicale un valore aggiunto che potrebbe rivelarsi decisivo nella battaglia che va a delinearsi per i prossimi anni. Il settore sta per esplodere e c’è spazio per tutti: ciò che rimane da definire è la porzione di uova d’oro che i vari gruppi riusciranno a far propria.