I dati IDC sanciscono l’ennesimo traguardo raggiunto da Apple: sul mercato USA, ove il gruppo gode della sua massima penetrazione, nell’ultimo trimestre sono stati venduti 1,99 milioni di Mac su un totale di 18,9 computer distribuiti, il che significa il raggiungimento di una quota di mercato pari al 10,6%.
I numeri consegnano ancora una volta ad Hewlett Packard la palma del maggior distributore statunitense con il 24,3% del mercato, appena davanti a Dell che ottiene il 23,1%. Ma il grande successo non è soltanto nella quota raggiunta, ma anche nel ritmo di crescita messo a segno. Mentre l’intero settore segna un risicato +3,8% anno su anno, infatti, Apple mette a segno un +24% che indica un fattore di crescita sei volte superiore.
A trainare le vendite, spiega IDC, potrebbe essere una sorta di effetto indiretto del successo dell’iPad. Così fu per l’iPod e così fu per l’iPhone: i prodotti con la mela posizionano il marchio prima di se stessi, generando così effetti positivi per l’intera produzione di Cupertino. Superando Acer, inoltre, Apple diventa a livello assoluto il terzo produttore più importante degli States.
Tali dati emergono nel giorno in cui, per la prima volta, Apple supera la quotazione in borsa dei 300 dollari: il gruppo ha sfondato la soglia nella mattinata di ieri ed ha chiuso a 300.14 dollari con una crescita del 39.96% da inizio anno ad oggi (+224% in due anni per la felicità degli azionisti AAPL).
A livello globale la crescita del comparto è stata dell’11%: HP è ora leader mondiale con il 17.6% delle vendite, Acer segue con il 13.1% e Dell con il 12.4%.
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