Gli Stati Uniti hanno stilato l’architettura di quella che sarà l’agenda digitale a stelle e strisce. A darne comunicazione è direttamente la casa bianca con un complesso documento (“U.S. International Strategy for Cyberspace“) nel quale si stilano i punti principali che gli States intendono regolamentare negli anni a venire. Il documento, soprattutto, delinea la visione del paese in relazione alla Rete: si indica una direzione e si spiega come si intende arrivare alla meta con linearità e coerenza.
Come spiegato dal Segretario di Stato Hillary Clinton, gli Stati Uniti esprimono nel proprio documento la volontà di massimizzare le capacità della Rete di accelerare il progresso umano, il tutto nella consapevolezza del fatto che occorra altresì risolvere in parallelo i problemi che la rete stessa impone in divenire. Ma il documento è anche qualcosa che gli States vogliono esportare in tutto il mondo cercando un largo consenso attorno ai principi espressi: per questo motivo gli States non annunciano una serie di linee guida, ma soltanto una serie di proposte da porre innanzi al dibattito collettivo i temi centrali su cui costruire la collaborazione suggerita.
La visione espressa da Barack Obama nella propria introduzione è quella di una realtà transnazionale che richiede oggi un approccio collettivo al problema: gli Stati Uniti intendono proporre la propria visione per raccogliere attorno ad essa la cooperazione di tutte le nazioni interessante, così che si possa creare una strategia unica per il cyberspazio sulla quale costruire le singole legislazioni ed i singoli approcci alle singole problematiche emergenti. Internet, spiega il Presidente degli Stati Uniti, è oggi lo stimolo per una nuova cooperazione internazionale.
Insieme possiamo costruire il futuro per un cyberspazio che sia aperto, interoperabile, sicuro ed affidabile, Questo è il futuro che vogliamo ed invitiamo tutte le nazioni e le genti ad unirsi a noi in questo sforzo.
La Casa Bianca passa immediatamente all’azione creando ex-novo l’Office of the Coordinator for Cyber Issues: sarà in questo dipartimento il baricentro dei lavori. Ma il percorso è già delineato ed è composto da 7 tappe, 7 snodi fondamentali a cui gli Stati Uniti intendono dare risposta, 7 priorità da cui partire:
- Sviluppo economico attraverso mercati aperti e standard internazionali: questo aspetto comprende ovviamente la tutela della proprietà intellettuale e la necessità di tutelare dai furti i segreti industriali;
- Miglioramento della sicurezza e dell’elasticità delle reti: l’obiettivo è quello di ridurre le intrusioni, migliorare l’affidabilità dei sistemi ed assicurare giuste policy di gestione degli incidenti;
- Miglioramento degli aspetti legali attraverso comunicazione e collaborazione: una cooperazione internazionale su questi temi andrebbe a migliorare fortemente la lotta contro il crimine e l’illegalità;
- Lavorare con gli alleati per confrontare online i problemi militari e la protezione degli asset relativi: sono questi ambiti particolarmente sensibili che, dopo Wikileaks ed altre questioni degli ultimi mesi, necessita di interventi specifici per assicurare alle forze armate tutela speciale di fronte ai pericolo che la Rete può offrire assieme alle sue opportunità;
- Supportare enti di governance per Internet che assicurino che la rete funzioni come deve: un sistema DNS più affidabile, dibattiti aperti a tutti gli stakeholder per discutere sulle tematiche di sicurezza ed un approccio collaborativo per giungere a nuovi standard in grado di garantire la massima sicurezza del sistema nel suo complesso;
- Costruzione di infrastrutture e sistemi di sicurezza digitali a livello internazionale: consentire anche ai paesi emergenti di allinearsi per costruire fin da subito infrastrutture sicure ed in grado di offrire le medesime prospere potenzialità dei paesi avanzati;
- Assicurare la libertà di espressione ed associazione online: costruire piattaforme sicure e contesti nei quali sia possibile la libera espressione e la libera associazione in collaborazione tra privati, aziende e stati nazionali.
Questa strategia è la roadmap che consentirà agli Stati Uniti di definire e coordinare meglio i rispettivi ruoli nelle policy internazionali sul cyberspazio, per seguire un determinato percorso e per pianificare le future implementazioni. È una chiamata al settore privato, alla società civile ed agli utenti per rinforzare questo sforzo attraverso partnership, consapevolezza ed azione. Cosa ancor più importante, è un invito agli altri stati ed alle persone affinché si uniscano a noi nella realizzazione di questa visione di prosperità, sicurezza ed apertura in questo mondo interconnesso. Questi ideali sono centrali per preservare il cyberspazio così come lo conosciamo e per creare, assieme, il futuro che cerchiamo.