Con 97 voti favorevoli e nessuna voce di dissenso passa al Senato degli Stati Uniti la nuova legge contro lo spam. La legge arriva in seguito ai ripetuti allarmi provenienti dagli ISP, secondo i quali ben il 50% del traffico e-mail sarebbe generato da messaggi pubblicitari indesiderati: una mole tale per cui grandi risorse andrebbero sprecate inutilmente creando notevoli disagi alla Rete.
La nuova legge pone precisi vincoli tecnici tali da limitare gli attuali metodi di invio di posta “non regolamentare”. Innanzitutto viene esplicitamente vietato l’abituale nascondersi del mittente dietro falsi indirizzi mail di partenza del messaggio. Viene inoltre, ad esempio, vietato il fraudolento uso di espressioni truffaldine nell’oggetto del messaggio. Sono previste pene restrittive e pecuniarie: fino ad un anno di galera e fino ad un milione di dollari di multa.
La “Can Spam“, così viene identificata la legge, prevede anche una precisa organizzazione di denuncia nei confronti degli spammatori: i privati non potranno infatti avanzare singole denunce, ma dovranno piuttosto presentare i propri reclami presso gli ISP responsabili degli account vittima. Gli ISP, a loro volta, potranno denunciare gli eventuali reati: un modo per accorpare le cause e dare efficacia ad una lotta che correrebbe altrimenti il rischio di morire sotto il proprio peso.
Gli utenti potranno anche inserire il proprio indirizzo in una sorta di registro (“do-not-spam list”) che li esenterà dal ricevere e-mail commerciali o non sollecitate.
Secondo una recente stima lo spam costa annualmente agli Stati Uniti ben 10 miliardi di dollari. Secondo il senatore Max Baucus “se la legge non eliminerà completamente lo spam, servirà comunque a far sapere ai peggiori spammer che non tollereremo ulteriormente il loro operato”.