Negli USA il mese di Gennaio ha visto composte da parte dell’utenza 15.2 miliardi di query su vari siti e motori di ricerca. Trattasi di un aumento del 3% rispetto al mese precedente, aumento che però ha visto ridefiniti gli equilibri tra i principali attori del mercato. La prima rilevazione ComScore del 2010, nello specifico, ha offerto lustro alle performance di Bing ai danni tanto di Google quanto di Yahoo.
Va ricordato come Bing possa competere con Google e Yahoo soltanto negli USA, ove è presente sotto vesti ufficiali e non come semplice eredità di Live Search (come avviene ad esempio in Italia). E negli USA, ove la competizione diretta permette raffronti diretti, il mese di Gennaio ha visto Bing raccogliere circa 1/6 delle query raccolte da Google, con un fenomenale recupero anno su anno e buone performance anche nelle ultime settimane. In totale sono 1715 milioni le query raccolte dai siti facenti capo al gruppo Microsoft (1549 milioni le query composte su Bing), mentre sono 9920 milioni quelle raccolte dai siti Google.
Mentre Google cresce del 2% in un mese (performance pari a quella di Yahoo), quindi, Microsoft recupera invece il 9%. A livello di quote di mercato Microsoft sembra fagocitare tanto quanto perso da Google, quanto le briciole lasciate per la strada da Yahoo: -0.3% per entrambi, +0.6% per Bing. Complessivamente Google detiene ad oggi il 65.4% del mercato, Yahoo il 17% e Bing l’11.3%.
Dati ComScore, Gennaio 2010
Sono queste cifre utili a comporre una fotografia che tornerà utile in futuro. Microsoft e Yahoo, infatti, hanno ottenuto il via libera da parte della Commissione Europea e dell’antitrust USA per la realizzazione dell’accordo stretto tra i due gruppi su search e advertising. A breve i due gruppi inizieranno la stipulata collaborazione decennale con la quale sperano di poter arginare lo strapotere Google nel settore di competenza.
Al di fuori degli USA la competizione è estremamente più difficile. Bing ha avviato i primi passi della propria espansione partendo dal Regno Unito, ed è su questo mercato che Microsoft ha stanziato 2 miliardi di dollari per una campagna pubblicitaria televisiva proiettata sull’idea del “decision engine” in sostituzione dei “10 link blu” offerti da Google. La campagna prenderà il via nei prossimi mesi nel tentativo di sovvertire anche in Europa la posizione dominante di Google. Posizione che, peraltro, sta facendo discutere anche in sede legale con la Commissione Europea pronta ad approfondire le dinamiche che si celano dietro il famigerato PageRank.