Sei denunce per centinaia di persone (talune identificate come John Doe, cioè senza preciso riferimento in quanto a nome e cognome), con l’accusa rappresentata dai monumentali nomi dei quattro maggiori Mail Provider degli Stati Uniti: Microsoft, America Online, EarthLink e Yahoo!. Microsoft e AOL portano avanti una denuncia doppia, mirata sia ad un preciso referente che ad anonimi John Doe.
«Se sei uno spammer… non è un gran giorno per te» tuona Randall Boe, vice presidente esecutivo AOL. In totale sono coinvolti nella vicenda 5 utenti privati, 5 aziende e centinaia di John Doe («Stiamo per localizzarti, e verremo a denunciarti […] È solo l’inizio» prosegue minaccioso Boe). Le offensive legali verranno portate avanti nelle Corti Federali di California, Georgia, Virginia e Washington.
L’iniziativa è la prima di un certo calibro portata avanti in seguito all’approvazione del cosiddetto Can-Spam Act, la nuova legge statunitense attiva dal 1 Gennaio 2004 che, pur contestata per eccessivo lassismo, dovrebbe colpire gli spammer con pene esemplari.
Sarcastico il commento di John Mozena, co-fondatore della “Coalition Against Unsolicited Commercial E-mail“: «Siamo contenti ogni qualvolta qualcuno vada a caccia di spammer, ma pensiamo altresì che questa legge non ponga le fondamentali differenze nella quantità di spam che la gente riceve. La storia ci insegna che gli spammer hanno sempre ignorato questo tipo di denuncia».
Un piccolo approfondimento va riservato al contenuto di alcune denunce. Il caso Yahoo è in tal senso esemplare: Eric Matthew e Barry Head (a capo di aziende quali Gold Disk Canada, Head Programming and Infinite Technologies Worldwide), identificati dal provider tramite una procedura di “unsubscribe”, sono responsabili di circa 100 milioni di mail indesiderate al mese verso utenti Yahoo!. «Quando è abbastanza, è abbastanza. Questa è la fine dell’inizio, metteremo termine al vostro business» sentenzia Mike Callahan, responsabile del provider.