Il governo federale degli Stati Uniti è uno maggiori acquirenti di tecnologia informatica del mondo con una spesa di 80 miliardi di dollari all’anno. Per ridurre il budget e, allo stesso tempo, migliorare i servizi forniti ai cittadini, l’amministrazione Obama ha pianificato la chiusura di 800 data center presenti sul territorio statunitense.
In base ai dati comunicati dal governo, entro la fine dell’anno è prevista la chiusura di 195 data center, mentre per la fine del 2012 il numero salirà a 373. La riduzione dei data center permetterà di risparmiare più di 3 miliardi di dollari all’anno, ma le conseguenze positive non saranno solo di tipo economico. Bisogna considerare infatti anche l’impatto ambientale, dato che un data center arriva a consumare l’energia equivalente di 200 abitazioni residenziali.
Le dimensioni dei data center che verranno chiusi sono variabili. Il più grande, utilizzato dal Department of Homeland Security, si trova in Alabama e occupa una superficie di circa 18.000 metri quadrati, pari a tre campi da football, ma la maggior parte dei data center ha una dimensione inferiore ai 100 metri quadrati.
Il numero dei data center è cresciuto dai 432 del 1998 ai 2.000 del 2010 e questa proliferazione senza controllo è stata causata dalle agenzie governative, ognuna della quali ha costruito il proprio data center, con centinaia di programmi differenti per la contabilità finanziaria e per la gestione delle risorse umane. Vivek Kundra, chief information officer per il governo federale, ha dichiarato che “i sistemi e le applicazioni ridondanti sono spuntati come funghi” e che ora è arrivato il momento di utilizzare il cloud computing.
Questi servizi cloud possono essere forniti da agenzie o da aziende esterne. Il processo di modernizzazione è già iniziato. Google, ad esempio, fornisce un servizio di email cloud-based alla General Services Administration, mentre il servizio cloud di Microsoft è utilizzato dal Department of Agriculture, con un risparmio complessivo di 42 milioni di dollari all’anno. Il Governo non ha comunicato quanti posti di lavoro andranno persi con la chiusura dei data center, ma Kundra ha solo precisato che il numero degli impiegati è basso. Gli analisti invece hanno stimato che verranno eliminati decine di migliaia di posti di lavoro.