Qualche giorno fa, i due schieramenti politici americani avevano trovato un’intesa per la creazione, da parte del governo americano, di un fondo da 700 miliardi di dollari per aiutare quelle banche travolte dalla crisi dei mutui subprime e dare fiducia di nuovo ai mercati.
L’obiettivo di questo intervento era frenare l’inarrestabile crisi della finanza. La presidente della Camera “Nancy Pelosi” affermava qualche giorno fa:
Abbiamo fatto grandi progressi… Dobbiamo metterlo sulla carta così da approvarlo formalmente.
Ma il congresso americano non ha approvato il piano d’accordo facendo sprofondare i mercati americani e dell’intero globo in un profondo rosso. L’intervento del presidente americano Bush è stato inevitabile: nel suo discorso ha chiesto sostanzialmente fiducia agli americani.
Intanto le affermazioni di “Alessandro Leipold”, direttore del dipartimento europeo del Fondo monetario internazionale, suonano come una sentenza:
Gli europei farebbero bene a prepararsi allo scenario peggiore per quanto riguarda la crisi bancaria.
Cosa accadrà? Sarà veramente crisi profonda per l’economia europea? I venti che tirano sembrano annunciarne l’aria…