La storia che andiamo a raccontarvi ha dell’incredibile: il Dipartimento di Giustizia Americano ha sequestrato 3,6 miliardi di dollari in bitcoin che si ricollegherebbero al colpo hacker del 2016 alla criptovaluta Bitfinex, una delle più grandi compagnie di criptovalute. Le due persone arrestate per questo crimine sono di Manhattan e ora rischiano una condanna per cospirazione e riciclaggio delle criptovalute rubate.
Sono stati sequestrati ben 94.000 bitcoin da Ilya Lichtenstein, 34 anni, e sua moglie Heather Morgan, di 31 anni. Parlando di quest’ultima, si descrive su LinkedIn come un’economista, imprenditrice e rapper irriverente.
Sequestrati 3,6 miliardi di dollari in criptovalute collegati al crimine sulla Bitfinex
La cosa paradossale è pensare che la stessa Morgan ha scritto un articolo per Forbes intitolato “Esperti condividono suggerimenti per proteggere il proprio business dai cybercriminali”. Ancora più paradossale sono i commenti fatti da BitGo, che poi hanno offerto supporto alla Bitfinex dopo il colpo.
If I have to suffer through this, so do you.
Heather Morgan — the woman arrested on suspicion of laundering crypto linked to the Bitfinex hack — is also an amateur rapper. pic.twitter.com/qAK9WUfZCy
— Connor Sephton (@ConnorSephton) February 8, 2022
Heather Morgan ha però un’altra identità: si tratterebbe di Razzlekhan, nome d’arte per la sua carriera da rapper online. Ora il video è stato tolto da YouTube – forse perché recita “Questa canzone è per gli imprenditori e gli hacker, per tutti i disadattati e i fannulloni intelligenti” – ma rimane su Twitter, nel post che vi abbiamo messo qui sopra.
Il colpo fatto alla Bitfinex in realtà era ben più grande: l’hacker avrebbe infatti inviato 119.754 bitcoin al portafoglio virtuale della Lichtenstein attraverso transazioni piccole da 2.000 bitcoin l’una. Una “piccola” parte, circa 25.000 bitcoin (valgono 1 miliardo ad oggi) sono stati trasferiti fuori dal portafoglio virtuale e usati per farli diventare denaro su conti correnti, o per acquistarci NFT e oro.
I restanti 94.000 bitcoin sono stati invece sequestrati martedì risalendo la catena di Blockchain e seguendo gli spostamenti delle criptovalute: ora la coppia rischia fino a 20 anni di prigione per cospirazione e riciclaggio, più 5 anni per cospirazione e frode agli Stati Uniti d’America.