Negli Stati Uniti, Internet ha superato quotidiani e radio nella classifica dei mezzi di comunicazione maggiormente utilizzati per ottenere le notizie e insidia il primato detenuto ancora dal mezzo televisivo. A rivelarlo sono gli analisti del Pew Internet and American Life Project, che hanno da poco rilasciato un dettagliato rapporto sul consumo delle notizie da parte degli utenti statunitensi. Secondo la ricerca, il 46% degli intervistati utilizza mediamente tra le quattro e le sei diverse piattaforme per ottenere le notizie, mentre solamente il 7% utilizza una sola fonte di informazione.
«Internet è al centro del modo in cui sta cambiando il rapporto delle persone con le notizie. Sei americani su dieci (59%) ottengono le notizie da una combinazione di fonti online e offline su base giornaliera, e Internet è ora la terza piattaforma per le news più popolare, alle spalle delle tv locali e nazionali per le news» scrivono gli analisti Pew nella ricerca da poco diffusa. Rispetto al rapporto con i media tradizionali, che implica solitamente la fedeltà verso una principale fonte di informazione, il Web si rivela uno spazio maggiormente flessibile nel quale gli utenti si muovono senza preferenze molto marcate. Le fonti di informazione online consultate oscillano tra le due e le cinque, mentre nel 65% dei casi gli utenti dichiarano di non avere siti web preferiti per il reperimento delle notizie. Solamente un intervistato su cinque dichiara di fare affidamento su una sola fonte di informazione.
Il 33% circa degli utenti statunitensi consulta le notizie attraverso un dispositivo mobile, mentre il 28% dichiara di aver personalizzato la pagina iniziale del proprio browser per includere alcuni rimandi verso i siti di informazione. Grazie al successo dei social network, nel corso degli ultimi tempi è anche aumentata la percentuale di individui che condividono le notizie reperite online con i propri contatti. Il 37% degli utenti, infatti, contribuisce alla diffusione delle news e all’avvio delle conversazioni sui fatti accaduti e riportati nei siti di informazione online. I principali sistemi per condividere link e articoli si confermano i social network di maggiore successo come Facebook e Twitter, che consentono di rendere istantanei confronto e conversazione.
«In primo luogo, l’avvento dei media sociali come gli spazi per il social networking e i blog ha consentito alle notizie di diventare un’esperienza sociale in nuovi modi per i consumatori. Gli utenti utilizzano i social network e le soluzioni per filtrare, verificare e comunicare la loro reazione alle notizie offerte dal social networking. In secondo luogo, la progressiva diffusione della connettività in mobilità tramite smartphone ha reso la raccolta delle notizie un’attività costante e ripetibile in ogni luogo per un ampio segmento di lettori interessati» si legge nel rapporto.
L’analisi degli esperti Pew è confermata dai numeri della ricerca da poco condotta: il 99% degli intervistati conferma di ricevere almeno una volta al giorno le notizie attraverso i giornali, le televisioni, le radio o il Web. Il 61% dichiara di ottenere le news attraverso la rete a fronte del 50% che legge le notizie sui giornali locali, spesso gratuiti, e del 17% che afferma di leggere giornalmente un quotidiano nazionale come il New York Times o USA Today.
Infine, le notizie maggiormente ricercate online risultano essere quelle legate al meteo (81%), agli eventi di rilevanza nazionale (73%), alle ultime novità sulla salute e il benessere (66%). Seguono poi le informazioni su affari ed economia (64%), eventi internazionali (62%) e tecnologia con circa il 60% degli utenti che utilizzano la Rete come fonte di informazione.
I trend messi in evidenza dalla ricerca condotta dal Pew Internet and American Life Project dimostrano come le modalità di reperimento e fruizione delle notizie da parte degli utenti stiano cambiando sensibilmente. Il Web conferma la propria ascesa a fronte di una significativa riduzione dei quotidiani, consultati con crescente frequenza online a scapito delle versioni cartacee. Un andamento ormai noto agli editori intenti a elaborare nuovi modelli di business per recuperare parte degli introiti perduti a causa delle minori vendite delle loro pubblicazioni su carta.