USA: ognuno analizzi la propria banda larga

La FCC ha messo a disposizione dei cittadini statunitensi un piccolo software con il quale poter verificare la capacità della propria connessione alla rete. Così facendo si può monitorare e mappare la situazione prima di avviare gli investimenti federali
USA: ognuno analizzi la propria banda larga
La FCC ha messo a disposizione dei cittadini statunitensi un piccolo software con il quale poter verificare la capacità della propria connessione alla rete. Così facendo si può monitorare e mappare la situazione prima di avviare gli investimenti federali

La Federal Communication Commission ha deliberato l’elaborazione di un pacchetto di stimolo per lo sviluppo della banda larga negli Stati Uniti. Due gli obiettivi preposti: la creazione di una rete ad alta capacità che sappia reggere la crescente domanda e che sappia offrire supporto alle nuove opportunità emergenti, ed inoltre una radicale diminuzione dl digital divide che tiene fuori da tali opportunità una parte significativa dell’utenza. Trattasi di una reazione a problemi comuni per gran parte dei paesi in tutto il mondo (Italia compresa), ed è per questo motivo che l’azione intrapresa dalla FCC è qualcosa di interessante da valutare anche a distanza.

Se è vero che per risolvere un problema occorre anzitutto capirlo, la FCC si è mossa con saggezza tentando un esperimento di doppia utilità. L’agenzia ha infatti distribuito un paio di tool di verifica con cui l’utente può verificare o la capacità reale del proprio accesso alla banda larga, oppure la propria opportunità ad un accesso che ancora non si possiede. Il principio è semplice: con il medesimo tool l’utente assume consapevolezza del problema vissuto (valutandolo in una misurazione oggettiva) e l’agenzia raccoglie dati provenienti non dai carrier, ma bensì da una moltitudine di prove sul campo.

Le prove sono accessibili sul sito broadband.gov, ove la FCC chiede una scelta al bivio fondamentale: si possiede già una connessione alla rete? In caso di risposta affermativa all’utente vengono chiesti dati utili ad identificare geograficamente l’accesso, così da geolocalizzare le performance registrate in seguito. In caso di risposta negativa le medesime informazioni saranno utili per una mappatura del territorio evidenziando zone di maggior difficoltà.

Broadband.gov monitora la banda larga USA

Broadband.gov monitora la banda larga USA

«Questa applicazione permette il test sulle seguenti qualità di banda»:

  • Download Speed, «la velocità con cui i dati sono inviati dal server di test al tuo computer»:
  • Upload Speed, «la velocità con cui i dati sono inviati dal computer al server di test»:
  • Latency, «il tempo impiegato dai dati per essere inviati dal computer al test e ricevuti indietro»:
  • Jitter, «la variabilità di delay tra il computer e il server»:

Sono questi ultimi dati utili a dare piena consapevolezza della situazione, mettendo i dati stessi in mano ad una agenzia governativa di grande importanza per lo sviluppo delle politiche di intervento sul settore (previsto, peraltro, anche un tool di verifica per ambito mobile progettato come applicazione per iPhone). Ed è questo un modo serio di agire per lavorare su di una situazione che, anzitutto, va conosciuta e verificata per poter lavorare su dati certi e “user generated”.

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