Secondo quanto riporta un’analisi preliminare, condotta da TNS Media Intelligence, a causa della ben nota crisi finanziaria gli investimenti statunitensi nella pubblicità sarebbero crollati radicalmente nel 2008, compiendo un passo indietro degno (si fa per dire) di quello effettuato nel 2001.
La spesa promozionale si è infatti contratta per tre trimestri consecutivi nell’anno appena conclusosi, con un decremento su base annua che non dovrebbe discostarsi più di tanto dal preventivato 5%.
Nel 2001, invece, la spesa pubblicitaria negli States conobbe un declino pari al 9,8%. Allora ci fu il tristemente noto 11 settembre, oggi c’è la recessione globale.
L’impressione, tuttavia, è che, senza qualche aiuto, il 2008 sarebbe stato l’anno più nero da decenni sul fronte promozionale. Gli aiuti, in questo caso, si chiamano Olimpiadi ed Elezioni Presidenziali, due eventi che hanno attratto una notevole massa di impieghi nell’advertising, e che hanno contribuito in maniera decisiva a rendere lo scorso anno meno negativo del potenziale.