Negli Stati Uniti la MPAA ha ottenuto un’importante vittoria: un giovane di 26 anni, Daniel Dove, è stato infatti condannato a ben 10 anni di reclusione. Dove amministrava il sito EliteTorrents.com, chiuso nel 2005 e all’epoca uno dei più visitati siti di Torrent.
Secondo il Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti, Dove non solo gestiva il sito, ma anche un gruppo di utenti conosciuti come gli “Uploaders”. Essi erano dotati di connessioni veloci a Internet, che venivano utilizzate per condividere materiale protetto da copyright in modo rapido ed efficace. Il condannato gestiva anche un server al quale il suddetto gruppo si collegava per scaricare film, brani musicali e software che venivano poi messi a disposizione degli utenti del sito.
Come riporta Ars Technica, molto materiale probatorio a disposizione degli investigatori non è stato raccolto da essi, bensì dalla MPAA, il cui operato è stato dunque fondamentale per ottenere la sentenza di condanna nei confronti di Dove.
Questa condanna potrebbe spingere le associazioni di categoria (come RIAA e MPAA negli Stati Uniti) a continuare a percorrere la strada delle azioni legali per tentare di sconfiggere o quanto meno contenere il fenomeno della condivisione illecita di opere protette da copyright mediante le reti di P2P. Secondo voi è la strada giusta?