Usare il filtro increspature di Gimp

Usare il filtro increspature di Gimp

Gimp è un ottimo programma gratuito di fotoritocco, utilizzabile per eseguire diversi lavori che vanno dal semplice editing ad elaborazioni grafiche anche complesse, rendendosi adatto anche per convertire immagini da un formato all’altro e per mettere a punto illustrazioni per il Web.

Una delle sue peculiarità è di essere multipiattaforma, cioè utilizzabili con i principali sistemi operativi: Linux, Mac OS e Windows. L’utente ha così ampia libertà di scelta, potendo contare su un medesimo software indipendentemente dall’ambiente di lavoro.

Tra le numerose funzionalità, ricoprono un’importanza di rilievo i filtri, che si prestano per apportare modifiche alle proprietà delle immagini con immediatezza e rapidità applicativa.

Vediamo un esempio d’utilizzo del filtro “Increspature“, che appartiene all’insieme definito come “Distorsioni“, richiamabile dal menù “Filtri”. La sua applicazione può risultare utile ad esempio per simulare delle onde su una superficie liquida piatta, anche se in modo abbastanza approssimativo.

Per valutarne le potenzialità, si può precedentemente selezionare una parte della superficie con lo strumento “Selezione rettangolare”, riuscendo così a controllarne meglio gli effetti. Una volta aperto il pannello di controllo del filtro, le variazioni dei parametri si riflettono sull’anteprima, che si conferma pertanto un ottimo supporto operativo.

Tra le diverse opzioni disponibili, “Antialiasing” è utile per rendere meno scalettati i bordi dell’immagine, rendendola perciò più morbida. “Orientamento Orizzontale” o “Verticale” fa scegliere invece la direzione delle onde simulate.

La sezione “Contorni” consente di intervenire sui bordi dell’immagine, dove potrebbero venir meno dei punti a causa del loro spostamento rappresentante le increspature. “Avvolgi” rimpiazza i punti mancanti facendo rientrare dal lato opposto quelli che escono, “Macchia” estende i punti adiacenti per compensare quelli mancanti e “Vuoto” rimpiazza i punti mancanti con altri di colore nero.

Per sperimentare l’effetto del filtro ricercando l’applicazione che meglio si adatti alle proprie esigenze, si possono inoltre modificare anche altri parametri relativi all’onda: “Periodo”, “Ampiezza” e “Spostamento di fase”.

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