L’avvento di Thunderbolt poteva suggerire superficialmente la possibilità per cui lo standard USB potesse essere superato, che l’evoluzione della tecnologia fosse al capolinea e che il gruppo di supporto potesse quindi lasciare al proprio destino quello che è uno standard internazionale nel trasferimento dei file. USB, invece, non lascia e, anzi, raddoppia.
L’annuncio è giunto direttamente dal USB 3.0 Promoter Group, ove è stata promulgata una prima datazione possibile per l’avvento della nuova generazione della tecnologia. Entro metà 2013, infatti, il nuovo USB 3.0 dovrebbe compiere un forte passo avanti moltiplicando le proprie capacità ed avvicinandosi di fatto agli standard imposti dai canoni di Thunderbolt. Di fatto trattasi di un mero aggiornamento software, che non richiede alcun intervento hardware, e che è in grado di offrire alla tecnologia USB 3.0 capacità di trasferimento raddoppiate, passando così da 5 a 10 Gbps. Nome in codice: “SuperSpeed USB“, così che sia chiaro il vantaggio competitivo offerto.
USB 3.0 Promoter Group promette pertanto la più importante delle caratteristiche per l’aggiornamento: la piena retrocompatibilità. Chiunque utilizzi la tecnologia USB 3.0 potrà aggiornare alla nuova versione e potrà così godere appieno dei vantaggi che l’update comporta. Miliardi di device dotati di USB potranno comunicare con i nuovi dispositivi USB 3.0 e la nuova tecnologia gode fin da subito dell’appoggio di Intel e Microsoft, pronte al plauso per le opportunità che la maggiorata velocità di trasferimento è in grado di offrire all’utenza.
I test finali sulla SuperSpeed USB stanno per essere completati e fin dalle prossime settimane dovrebbe pertanto essere chiaro se già nel primo trimestre dell’anno possa essere possibile avviare le procedure di update per ottimizzare le capacità dell’hardware acquistato o già in dotazione. Di fatto trattasi di una spallata a Thunderbolt, relegato nuovamente a tecnologia di nicchia nonostante le ambizioni nutrite sui nuovi device Apple. Con l’aggiornamento, infatti, USB torna alle performance di alta fascia perpetrando lo status quo di standard del trasferimento dati.