Alzi la mano chi indovina al primo tentativo il verso giusto di inserimento del cavo USB. Questo “fastidio” è stato finalmente eliminato dallo USB Promoter Group, che ha annunciato le specifiche finali del connettore reversibile USB Type-C. Lo USB Implementers Forum avrà ora il compito di stilare il programma di conformità e certificazione, dando il via alla produzione di cavi, connettori, adattatori da integrare e utilizzare nei futuri dispositivi dotati di porte USB 3.1.
Per anni i produttori di PC, notebook, smartphone e tablet, così come l’industria automotive e IoT, hanno suggerito lo sviluppo di un nuovo standard che garantisse una velocità maggiore e connettori di nuova generazione, più semplici da utilizzare. Dopo quasi 20 anni, le loro richieste sono state accontentate, sebbene il risultato ottenuto potrebbe scontentare qualcuno. Lo standard USB 3.1 permette di raggiungere una velocità teorica di trasferimento pari a 10 Gbps ed è retrocompatibile con USB 2.0, ma obbliga l’utente ad acquistare un adattatore.
Il connettore Type-C può essere inserito in qualsiasi verso, in quanto sono presenti 24 pin simmetrici (12 per ogni lato), otto dei quali servono per abilitare la connessione a 10 Gbps. Gli altri quattro pin garantiscono la retrocompatibilità con lo standard USB 2.0, ma si trovano in una diversa posizione. Inoltre, il connettore Type-C ha una dimensione maggiore del connettore Micro-B (noto comunemente come micro USB). Le specifiche prevedono però la possibilità di realizzare adattatori Type-C/Micro-B e Type-C/Type-A, necessari per collegare i nuovi dispositivi. Dato che i produttori hanno l’obbligo di usare la porta micro USB per la ricarica, potrebbero (in teoria) include un adattatore nella confezione dello smartphone.
Il nuovo standard USB 3.1 introduce una seconda e importante novità: USB Power Delivery. Grazie alla potenza massima di 100 Watt (20 Volt a 5 Ampere), l’utente potrà utilizzare il cavo per alimentare hard disk esterni, monitor e altre periferiche, eliminando così l’alimentatore esterno. Il funzionamento è bidirezionale. Ad esempio, il notebook può alimentare un monitor oppure il monitor può alimentare un notebook.