Sembrano non finire più le notizie imbarazzanti per Twitter. Dopo il clamore suscitato dalle statistiche sulla natura elitaria del microblogging, ora arriva una ricerca che descrive il popolo dei tweet come destinato a rapporti sentimentali brevi e più propenso alla masturbazione.
Una bella combinazione, non c’è che dire, quella evidenziata da OkCupid, sito americano di analisi di dati. Nel quadro di una più ampia ricerca sui comportamenti sessuali di oltre 800mila utenti del sito, sono emerse queste due conclusioni su Twitter:
- Le persone che fanno uso di Twitter ogni giorno tendono ad avere relazioni più brevi, e il problema peggiora col salire dell’età.
Secondo la statistica, il rapporto medio di un ragazzo di 18-24 anni che usa Twitter è di circa nove/dodici mesi, mentre “tutti” gli altri di solito hanno un rapporto medio di mesi nove e mezzo che può arrivare a tredici. All’età di 50 anni, il tweeter incallito ha un rapporto sentimentale della durata massima di 15 mesi, mentre chi usa meno o non usa affatto Twitter conserva il rapporto per una media di quasi 17 mesi.
- Chi usa Twitter di frequente è più probabile sia dedito all’onanismo.
Sulla base dei dati forniti da 21.315 utenti, OkCupid ha concluso che vi è una >possibilità superiore di una volta e mezza che qualcuno che Twitta quotidianamente si masturbi con pari frequenza.
La conclusione, seria, dell’Indipendent è che l’attività online è una delle principali cause della fine delle relazioni, come è stato evidenziato dai dati sui divorzi causati da Facebook, dunque l’aspetto di come i social network influenzano le nostre relazioni dovrà sempre più essere tenuto in conto.