Panasonic, il colosso giapponese dell’elettronica digitale di largo consumo, annuncia i conti di bilancio di metà anno che registrano utili netti record in rialzo del 22,2%, a 128,49 miliardi di yen (1,2 miliardi di euro), ai nuovi massimi degli ultimi 23 anni.
I ricavi, si legge in una nota, scivolano del 4% su base annua, a 4.340 miliardi di yen, scontando il deconsolidamento della quota posseduta in Victor (passata dal 52,4% al 36,8% dopo un aumento di capitale ad agosto 2007), altra holding dell’elettronica.
Per l’intero esercizio 2008-2009, il gruppo di Osaka, pur riconoscendo la congiuntura poco favorevole dei mercati e dell’economia globale, conferma i target resi noti ad aprile, pari a profitti netti in rialzo del 10% (a 310 miliardi di yen) e a un fatturato di 9.200 miliardi (+1,4%).
Meno bene vanno le cose in Italia, paese in cui la spesa pro-capite in prodotti elettronici è la più bassa di tutta Europa dovuta ad una limitata percezione della qualità del prodotto in relazione alle aspettative e alle specifiche esigenze d’uso dello stesso.