Da alcuni anni la promozione turistica è sbarcata in Rete: non esiste nessuno, ormai, che almeno una volta non abbia visitato un sito per prenotare un volo o una stanza d’albergo. Ora però il Web permette molto di più, in pratica trasforma il vacanziero nell’agenzia di viaggi di sé stesso.
Le due novità di cui si parla ultimamente sono TripIt e Airbnb. Comparare i prezzi, pianificare l’itinerario aggiornandolo online, condividere case con una community: è questo il nuovo scenario delle vacanze 2.0, che distinguerà l’estate 2011. Si tratta di novità che vengono da oltreoceano (ma già disponibili in italiano), che però offrono possibilità e richiedono uno sforzo non dissimili da quelle che incontrerebbe chiunque volesse, per esempio, organizzare una vacanza all’estero. Con la semplicità di un clic.
TripIt fa online quello che una volta si faceva con i libri, la matita, le cartine geografiche e la calcolatrice, sparse sul letto mentre si immaginava il viaggio perfetto: il sito permette di pianificare il proprio itinerario, modificarlo passo dopo passo e si possono acquistare i biglietti e prenotare alberghi, ristoranti, musei. Quella terribile sensazione caotica, di mille incognite che generalmente precede la seria volontà di organizzare le proprie vacanze (e colpisce soprattutto gli uomini), svanisce nel nulla. Per i più ansiosi, non manca il meteo in tempo reale.
Airbnb invece punta tutto sulle reti sociali, dato che in pratica è una grande bacheca dove itinerari e persone possono incontrarsi e condividere le esigenze: ad esempio, può mettere in contatto chi cerca un determinato alloggio in un certo luogo e chi vuole affittare un alloggio che farebbe proprio al caso. Esiste anche una versione App per iPhone.
Naturalmente questo tipo di servizi non ha inventato nulla (non sarebbero possibili se non ci fosse stato il grande lavoro di mappatura e i social network con la condivisione di dati in questi anni), ma dimostra come il Web abbia ancora delle potenzialità inespresse, soprattutto sul lato delle piccole economie di scala, o addirittura delle economie individuali in un recoproco scambio di informazioni.
Così le vacanze diminuiscono molto il loro costo, non essendoci intermediazione, e restituiscono un feedback che crea comunità destinata, spesso, a finire dentro il proprio social network. Insomma, ci si guadagna nuovi amici.
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