Nella nostra Serie A è ormai diventata quasi una routine: l’arbitro interrompe il gioco, disegna un rettangolo nell’aria con le proprie dita e si reca a bordo campo per consultare il monitor della VAR, così da correggere un’eventuale decisione errata o rivedere un episodio difficilmente interpretabile a velocità reale. La stessa tecnologia sarà impiegata nei prossimi mesi in Russia, dove purtroppo per noi l’Italia non sarà protagonista.
È infatti arrivato dal consiglio della FIFA il via libera all’impiego del sistema Video Assistant Referee negli stadi che ospiteranno i mondiali di calcio ormai quasi alle porte. L’approvazione è stata solo una formalità, dopo il parere positivo assegnato dall’IFAB (International Football Association Board) nelle scorse settimane. Vedremo dunque impiegato l’assistente video per gli arbitri nei match tra le nazionali che si contenderanno il trofeo più importante del pianeta. Una tecnologia al cui perfezionamento ha contribuito anche l’esperienza maturata sui campi del nostro campionato.
Get ready for it.
VAR is officially confirmed for the FIFA World Cup. pic.twitter.com/Aru3s3VSME
— FOX Soccer (@FOXSoccer) March 16, 2018
Va ricordato che il ricorso all’utilizzo della VAR per rivedere una decisione potenzialmente errata è consentito solo in quattro casi ben determinati che possono influire sull’andamento e sull’esito della gara: l’assegnazione di un gol, quella di un calcio di rigore, l’espulsione diretta di un calciatore (non per somma di ammonizioni) e un errore di identità (ad esempio l’espulsione di un giocatore al posto di un altro).
Come abbiamo ampiamente avuto modo di verificare in Serie A, l’impiego del sistema ha contribuito a ridurre il numero di episodi poi contestati da calciatori, allenatori e tifosi, ma non certo ad eliminarli del tutto. Il fattore umano continua a essere determinante. Le polemiche e le diatribe del giorno dopo, le chiacchiere e le discussioni relative a un rigore fischiato o meno, fanno parte del calcio e della cultura di uno sport che si alimenta anche di queste dinamiche. Con tutta probabilità così sarà sempre, indipendentemente dal livello di tecnologia introdotto.