Crociati contro Templari, liberali contro conservatori, per eleggere il nuovo Papa. No, non è il seguito del film di Nanni Moretti, ma un gioco che sta spopolando su Facebook: Vatican Wars.
Con provocatorio riferimento all’arcinoto Mafia Wars, l’applicazione della Sgr Games ha azzeccato la formula: la sfida tra due schieramenti con in più l’interessante idea di utilizzare gli argomenti sensibili della morale cattolica, come il divorzio, l’aborto, la bioetica, sulle quali i giocatori devono schierarsi.
Per giocare bisogna prima decidere da che parte stare, quella progressista o conservatrice della Chiesa, dopodiché ci si sfida dibattendo sugli argomenti e cercando di guadagnare punti e diventare cardinale. Solo così si avrà la possibilità di entrare nel conclave, l’unico luogo deputato all’elezione del Papa, che così rappresenterà la vittoria di una delle due fazioni.
Polemiche e sconcerto da parte dei cattolici? Per nulla, anzi, pare da un sondaggio di marketing commissionato dalla società che l’80 per cento degli intervistati lo consideri uno strumento efficace per conoscere la posizione dei cattolici su determinati temi.
Anche i movimenti laici ne sono entusiasti, perché permette di realizzare virtualmente uno scenario in cui la chiesa introduca elementi di novità su certi temi, stando ad osservare la reazione dei cattolici più conservatori. È un gioco in inglese, internazionale, che al momento sembra piacere di più all’estero che non nel paese che ospita il Vaticano. Ma forse potrebbe aprire anche da noi una strada nuova nei social-games. Un esempio: perché non la politica?
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