Il browser come lo intendiamo oggi potrà diventare solo un ricordo. Il compagno di ogni navigatore e la croce di ogni Webmaster sta già dando i primi segnali di stanchezza e le ultime notizie che arrivano dal fronte dei produttori non sono incoraggianti.
Lo stesso Marc Andreessen non guarda con favore ai risultati raggiunti dai navigatori negli ultimi anni. I browser, ha dichiarato il fondatore di Netscape, «non hanno raggiunto nessuna innovazione negli ultimi cinque anni».
Non è del tutto vero. Dopo anni di sperimentazioni parallele, i Browser più noti hanno quasi raggiunto il punto di massima compatibilità verso gli standard del Web e il punto di maggiore equivalenza di funzioni e specializzazione. Da questo momento in poi sarà solamente discesa e fra qualche anno potremmo avere tra le mani strumenti del tutto diversi da quelli con cui siamo abituati a sfogliare le pagine Web.
Ciò implica nuove condizioni di fruizione per gli utenti e, soprattutto, nuove prospettive per i webmaster, che dovranno, non a breve, progettare i propri siti in condizioni rinnovate.
I primi segnali di questo movimento arrivano da Redmond. Microsoft nei giorni scorsi ha dichiarato non solo che non continuerà più a sviluppare la versione del proprio Browser per Macintosh, ma soprattutto che non rilascerà più come componente indipendente (‘standalone’) Internet Explorer per Windows. Il prossimo browser di Microsoft sarà del tutto integrato nel sistema operativo e uscirà così dal mercato lasciando lo spazio delle vecchie e nuove piattaforme non windows ai browser concorrenti.
Il team Mozilla ha rilasciato ieri la versione 1.4 del proprio Browser. Sarà l’ultima versione così come la conosciamo. Dalle prossime il team Mozilla punterà su altri valori: leggerezza, velocità, espandibilità. Sono già pronti tutti i dettagli dei nuovi progetti.
Anche Netscape, sviluppato sulla falsariga di Mozilla, sta per rendere gli ultimi omaggi alla rete Internet. Sebbene dal team di sviluppo arrivino segnali di continuità, il recente accordo di AOL, ‘padrona’ di Netscape, con Microsoft potrebbe rallentare, se non del tutto affossare, il glorioso browser: la prima, vera testa di ponte per l’esplosione della rete.
Per il futuro dovremmo aspettarci allora qualcosa di completamente diverso. Se i browser moderni, come lo stesso Netscape e Mozilla, volevano inglobare nella loro interfaccia funzioni di mail, navigazione, audio, video ecc., da oggi in poi saranno solamente uno dei modi per accedere al Web. Strumenti di file sharing, e-mail, visualizzazioni audio/video, piattaforme di e-learning, browser per computer palmari o telefonini sono solo alcuni dei nuovi metodi per navigare.
Anche il passaggio da link a link, così connaturato alla rete, potrà essere messo nel cassetto. Alcuni ricercatori australiani stanno da tempo sperimentando un browser alternativo, con logiche del tutto differenti. CMWeb Continuous Media Web è un browser che non naviga le pagine, ma i file audio e video. Silvia Pfeiffer, membro del progetto, non ha peli sulla lingua e definisce il CMWeb una delle ‘prossime grandi cose’ della rete Internet.