Navigare a Venezia potrebbe essere una esperienza indimenticabile. Soprattutto se si è sopra una gondola, ma anche se si hanno i piedi sulla terra ferma e se non serve un gondoliere per guidare il traffico e il percorso. Venezia, infatti, sarà presto navigabile anche con altre modalità, scendendo dalle gondole ed agganciandosi agli hot-spot comunali messi a disposizione per la cittadinanza. Meno romantico, forse, ma eccitante comunque.
Non è un caso, pertanto, se il servizio prende il nome di “Cittadinanza Digitale“, ovvero quella parte di utenti che, residenti nella città, approfitteranno dell’offerta della pubblica amministrazione per navigare sul Web in mobilità, al di fuori dei propri desktop e fruendo della copertura garantita (la mappa è disponibile online). Per accedere al servizio è necessario passare tramite l’Ufficio Relazioni con il Pubblico o l’Ufficio Anagrafe, ma per i maggiorenni il tutto è attivabile anche mediante semplice scheda SIM da telefonino cellulare. Per accedere alle procedure di registrazione (e di login) occorre avere almeno 15 anni. Un generoso elenco di FAQ chiarisce ogni dubbio ulteriore, esplicitando le diverse modalità tramite le quali potersi identificare per l’accesso alla copertura fornita.
Il 3 Luglio Cittadinanza Digitale aprirà le porte del Web ai soli cittadini residenti, mentre a partire dal prossimo Settembre la rete sarà accessibile anche da tutti coloro i quali lavorano o studiano nella città. Per i non residenti è al momento disponibile invece “Venice Connected”, una sorta di ecommerce cittadino tramite il quale è possibile acquistare credenziali di accesso per eventi e musei approfittando del portale dedicato aperto lo scorso Febbraio. La prenotazione entro 7 giorni dalla visita consegna il biglietto a prezzo ridotto, mentre per le prenotazioni entro 3 giorni dall’arrivo in città il prezzo praticato sarà quello pieno di listino.
Cittadinanza Digitale sembra però andare anche oltre la sola fornitura del Wifi libero ai cittadini: un apposito blog è stato infatti aperto per accogliere le proposte degli utenti, andando dalla distribuzione degli hot-spot in città fino alle necessità correlate (panchine, distributori di bibite nelle vicinanze, aree verdi, eccetera). La rete aperta non vuole essere soltanto un servizio al cittadino, quindi, ma anche e soprattutto un modo per vivere la città.