Verisign torna a lanciare l’allarme: i suoi server sono ancora una volta sotto attacco, la pressione si fa sempre più importante ed a rischio risulta essere l’intera rete. Non è la prima volta che l’azienda lancia un allarme simile ed in passato qualche problema è già stato sperimentato. Verisign torna ora a farsi sentire nel momento in cui il pericolo si fa reale e tutti potrebbero pagare di un eventuale cedimento della struttura informatica del gruppo.
Verisign, infatti, è uno dei nomi su cui si regge l’intero web internazionale. Il gruppo, più volte in conflitto con l’ICANN per vari motivi, ha ad esempio in mano la gestione di tutti i domini .com ed il CEO Ken Silva è chiaro nel definire l’importanza del momento: «ci sono attacchi che stanno tentando di mettere fuori uso i nostri server. Significherebbe a tutti gli effetti mettere fuori uso internet».
Secondo Silva vi sarebbero alcuni gruppi particolarmente attivi in Russia, Cina e Romania. La cosa più grave, secondo il CEO Verisign, è che attività di questa portata difficilmente possono essere portati avanti senza una qualche connivenza delle istituzioni, dunque i governi centrali sanno e non dicono. Il sospetto sembra fare il paio con quello lanciato (e controrilanciato) verso la Cina dai responsabili di network istituzionali occidentali che si son trovati a dover rispondere ad attacchi provenienti da oriente.
Gli indizi fanno ipotizzare una silente guerra fredda combattuta a colpi di bit e per Verisign è già venuto il momento delle precauzioni: Project Titan è il nome che sottende a tutta una serie di modifiche nella struttura del gruppo con estensione della banda e monitoraggio maniacale delle risorse dei singoli sistemi a disposizione. Il pericolo proviene soprattutto dagli attacchi di tipo DoS, con forti carichi di traffico concentrati sui server presi di mira. Per questo motivo Verisign fa appello agli ISP, affinchè vigilino sul traffico passante e provino a filtrare a monte pacchetti di dati inviati a scopi maligni.