Siamo ufficialmente entrati nell’era dell’8K. Non che prima non lo fossimo ma con la notizia che anche i monitor potranno godere della tecnologia di ultra visione, la tecnologia diviene ancora più a portata di mano. Vesa ha infatti lanciato il suo più grande aggiornamento dello standard DisplayPort sin dal 2007, quello che, con il DisplayPort 2.0 , in arrivo a fine 2020, abilita la fruizione dei contenuti in 8K.
La nuova larghezza di banda, a 80 Gbps, è quasi il triplo di quanto disponibile nelle precedenti specifiche di DisplayPort 1.4, e vuol dire essere in grado di accedere a immagini e video diffuse in 4K a 144Hz con supporto HDR oppure in 8K a 120 Hz, sempre con HDR. Queste le risoluzioni abilitate:
- Un display 16K (15360×8460) a 60Hz e 30 bpp 4:4:4 HDR (con DSC)
- Un display 10K (10240×4320) a 60Hz e 24 bpp 4:4:4 (nessuna compressione)
- Due display 8K (7680×4320) a 120 Hz e 30 bpp 4:4:4 HDR (con DSC)
- Due display 4K (3840×2160) a 144 Hz e 24 bpp 4:4:4 (nessuna compressione)
- Tre display 10K (10240×4320) a 60 Hz e 30 bpp 4:4:4 HDR (con DSC)
- Tre display 4K (3840×2160) a 90 Hz e 30 bpp 4:4:4 HDR (nessuna compressione)
Il nuovo standard arriva in un momento topico per la tecnologia di visione, con Apple che ha di recente annunciato il proprio display 6K e Dell che ha già distribuito un monitor da 8K. DisplayPort 2.0 sarà confrontato con le specifiche HDMI 2.1, che saranno pronte per gli stessi monitor ad alta risoluzione in futuro, oltre a gamme cromatiche più ampie e migliori frequenze di aggiornamento.
Vesa fornirà il proprio standard sul connettore DisplayPort o tramite USB-C. La società sta inoltre incorporando la tecnologia Thunderbolt 3, grazie a Intel . Mentre questo aumenta la larghezza di banda, introduce anche alcuni dei problemi di cablaggio visti in precedenza con Thunderbolt 3.