Come gli appassionati di video ben sanno, sapere che un display è capace di gestire una gamma dinamica elevata non è sufficiente, occorre sapere quanto bene gestisce l’HDR. Aspetto fondamentale per i monitor dei PC dove la precisione e l’intensità dell’immagine possono fare la differenza quando si sta modificando un filmato o giocando al computer; il team di VESA lo sa bene ed è per tale motivo che ha appena presentato DisplayHDR, uno standard aperto per la definizione delle prestazioni dei monitor High Dynamic Range mediante tre livelli stabiliti: DisplayHDR 400, DisplayHDR 600 e DisplayHDR 1000.
Pensato come uno standard di certificazione leggero, DisplayHDR ha lo scopo di stabilire gli standard di prestazione per i pannelli LCD HDR in modo tale che i produttori possano più facilmente lavorare sui loro prodotti, e che sia più chiaro e facile ai venditori di monitor e sistemi con supporto HDR spiegare chiaramente ai clienti le funzionalità dei loro display – anche su laptop – in base a uno dei tre differenti livelli che stabiliscono parametri quali luminanza, color gamut, profondità di bit e tempo di salita (rise time).
I tre livelli distinti fissati dallo standard VESA (Video Electronics Standards Association) sono quello di fascia base DisplayHDR 400, di fascia media DisplayHDR 600 e di fascia alta DisplayHDR 1000, ove i numeri indicano la luminanza di picco raggiungibile dal pannello. In particolare:
- affinché uno schermo LCD HDR possa raggiungere lo standard DisplayHDR 400 dovrà avere requisiti quali vera qualità d’immagine a 8 bit, global dimming, luminanza di picco di 400 cd/m2 e color gamut e contrasto che superino quelli degli schermi standard
- i requisiti per un DisplayHDR 600 richiedono invece luminanza di picco di 600 cd/m2, processo dell’immagine a 10 bit, rapporti di contrasto in tempo reale con local dimming, full-screen flash per un rendering realistico di effetti in video e giochi e un color gamut superiore a quello già stabilito da DisplayHDR 400
- infine, lo standard DisplayHDR 1000 impone una luminanza di picco di 1000 cd/m2, local dimming che offra un aumento del contrasto pari a due volte rispetto a DisplayHDR 600 e tutte le caratteristiche del livello precedente, se possibile ulteriormente migliorate.
Spiega Roland Wooster nel comunicato diramato in occasione dell’annuncio che:
Abbiamo selezionato 400 nits come punto d’ingresso della specifica DisplayHDR per tre motivi chiave. Innanzitutto, 400 nits sono il 50 percento più luminosi dei normali display per laptop SDR, inoltre il requisito di profondità di bit è un vero 8 bit, mentre la maggior parte dei pannelli SDR è a soli 6 bit con dithering per simulare 8 bit. Le specifiche DisplayHDR 400 richiedono almeno il supporto HDR 10 e il dimming globale.
Pertanto, a parte rispondere ai requisiti minimi più elevati per luminanza, contrasto e gamma cromatica, i dispositivi conformi di tutti i livelli devono essere in grado di elaborare video HDR10, devono utilizzare driver a 8 bit reali senza dithering e devono incorporare il dimming globale o locale. Al momento lo standard è supportato dalla tecnologia LCD ma in futuro VESA estenderà il supporto anche ad altre tecnologie, come la OLED.
Appare probabile che diversi produttori utilizzeranno il CES 2018 di Las Vegas, in programma per gennaio, per mostrare i nuovi display con logo DisplayHDR, introducendole poi sul mercato durante la prima parte del nuovo anno.