Non è ancora nato ma ha già trovato non solo chi è disposto a scommetterci su, ma anche chi è disposto a farlo con decisione. Stiamo parlando di Vevo, la piattaforma di videostreaming a carattere musicale annunciata alcuni mesi fa ma della quale, ad oggi, non si conosce ancora la data di partenza.
Nonostante il progetto non sia ancora partito e sia rimasto per adesso nulla più che una promessa legata ad un’home page vuota, sembra infatti che l’interesse verso questa novità non sia calato ma anzi, al contrario, esso rimanga ancora alto e sempre all’attenzione degli addetti ai lavori e dei vari osservatori.
Un’attenzione che si conferma alta per una piattaforma che potrebbe rappresentare uno dei fenomeni a più alto indice di successo nei prossimi anni, un fenomeno che potrebbe riservare grosse sorprese, forse magari non alla pari di colossi quali YouTube e Facebook, ma di certo potrebbe dare soddisfazioni per cui vale la pena investire.
e avranno fatto un ragionamento simile gli investitori arabi dell’Abu Dhabi Media Company, che hanno deciso di investire sul progetto, entrando così nella joint venture che controllerà Vevo.
Il denaro proveniente dal medioriente consentirà quindi agli investitori arabi di entrare nella società legata a Vevo con una propria quota, ovvero in quella società composta da Google, che gestirà la parte tecnologica del progetto mettendo a disposizione la propria esperienza maturata con YouTube, e da due nomi come Universal e Sony che metteranno a disposizione la propria library di contenuti.
Un insieme di nomi che sembrano promettere bene per quanto riguarda la qualità potenziale del progetto, a cui si aggiungeranno ora le risorse, probabilmente consistenti, provenienti dai fondi arabi.
Certo, se dovessimo valutare con occhio calcistico potremmo dire che “un insieme di campioni non fanno sempre una squadra”: riusciranno quindi i pezzi grossi che si occuperanno di Vevo a creare quel giusto mix per costruire qualcosa di importante? Vedremo.