Il crescente successo dei laptop low cost si sta rivelando un business altamente appetibile per numerosi produttori di dispositivi informatici, che nel corso degli ultimi mesi hanno implementato e commercializzato i loro notebook a basso costo sulla scia dell’esperienza di Asus con il suo fortunato Eee Pc. Interessata a non perdere la grande opportunità offerta da un settore in piena espansione, ora anche Via Technologies vuol essere della partita, aumentando sensibilmente il numero di motherboard e processori venduti.
Attraverso l’innovativo progetto OpenBook, la società di Taipei intende rendere più semplice, rapida e personalizzabile la progettazione e la costruzione di computer ultraportatili a basso costo. Per ottenere questo ambizioso risultato, Via ha da poco rilasciato i disegni e le specifiche dell’hardware per un laptop sotto licenza open source. Un’iniziativa ancora poco praticata, che porta la filosofia “open” oltre la tradizionale progettazione di nuovi applicativi. Attraverso il sito web di OpenBook, chiunque ha la possibilità di scaricare sul proprio personal computer i file in formato CAD contenenti disegni e dati per l’implementazione del nuovo laptop.
La documentazione è rilasciata sotto una licenza Creative Commons, che consente a ogni utente di copiare, modificare e ridistribuire i file CAD forniti da Via. Come unici vincoli, tipici di questa tipologia di licenze, la società taiwanese richiede la paternità del progetto originale e che le modifiche apportate siano distribuite e divulgate dagli internauti utilizzando il medesimo meccanismo offerto dal sistema Creative Commons. Richard Brown, vicepresidente del marketing di Via, sembra confidare molto nel nuovo progetto lanciato dalla sua società: «Speriamo di ottenere numerosi riscontri interessanti, e siamo ansiosi di scoprire che cosa pensi la comunità online di questo nuovo concept».
OpenBook potrebbe costituire per Via un ottimo cavallo di Troia per riaffermare la propria presenza nel mercato dei chip, soprattutto negli Stati Uniti, dove il marchio taiwanese ha perso quote di mercato nei confronti dei concorrenti come Intel e AMD. Offrire un progetto open source aperto anche agli utenti, coinvolti in prima persona, potrebbe veicolare un nuovo periodo di espansione per Via, interessata ad aumentare i livelli di vendita dei suoi processori e delle sue motherboard.
La dotazione personalizzabile di OpenBook, ricavabile dai file di progettazione, sembra essere particolarmente interessante e appetibile per diverse fasce commerciali. La potenza di calcolo del laptop è assicurata dal processore C7-M da 1,6 GHz, montato su una scheda madre VX800 che può fare affidamento sui 2 Gb di memoria RAM DDR2. Lo storage è assicurato da un hard disk tradizionale, con capacità minima pari a 80 Gb, mentre il display da 8,9 pollici ha una definizione massima di 1024 x 600 pixel ed è gestito con scheda grafica Via con memoria dedicata fino a 256 Mb. Per la connettività, il progetto consente l’adozione dei tradizionali ingressi Ethernet da 10, 100 e 1000 Mbps, l’installazione di una scheda WiFi con standard 802.11 b/g o 802.16e, di una antenna Bluetooth, ricevitore HSPDA e di un modulo per la gestione del nuovo segnale WiMax. Non mancano poi le tradizionali porte USB, una webcam per la produzione di video e le videoconferenze da 2 megapixel e i connettori jack in/out per l’audio.
Secondo le prime stime, i modelli progettati sulla base della piattaforma OpenBook potrebbero raggiungere il mercato con una linea entry level intorno ai 500 dollari, per spingersi poi oltre gli 800 dollari nelle configurazioni al top della gamma. Reperire partner commerciali e convincere i produttori di computer a utilizzare OpenBook non sarà particolarmente semplice, ma gli sviluppatori di Via sembrano essere pervasi da un discreto ottimismo. I primi prodotti potrebbero compiere il loro debutto sul mercato già nel corso dell’ultimo trimestre di quest’anno.