Una amara quanto attesa sconfitta per YouTube, un insperato quanto importante successo per Joost: Viacom diviene improvvisamente ago della bilancia in uno scontro tra due servizi che, fino ad oggi, non avevano mai palesato principi di diretta concorrenza. Tra le parti, però, è già stato strappato un contratto che si allontana da Google e va verso la galassia “Venice Project”.
Viacom non si è limitato ad opporsi a Google con la sola battaglia legale nella quale richiedeva la rimozione dei propri contenuti da YouTube: il gruppo a capo del brand MTV ha anche cercato ristoro tra le trincee nemiche ed ora mette le proprie armi a disposizione degli streaming di Janus Friis e Niklas Zennstrom. Per YouTube la sconfitta è perlopiù simbolica: il gruppo non è più un leader assoluto e non è più una pedina appetibile per definizione. Per Joost, invece, trattasi della prima importante conquista di mercato, avente peraltro duplice valore: da una parte v’è l’indubbio vantaggio a livello economico, dall’altra v’è la possibilità di godere di contenuti appetibili ed in grado di veicolare utenza sulla televisione P2P ideata (la quale, per definizione, meglio funziona quanto più l’utenza ne popola il network).
Joost ha dimostrato con la nuova release 0.8 di avere le idee chiare circa il modello di business da adottare: la nuova versione introduce infatti pubblicità interattive all’interno del flusso dei contenuti trasmessi. L’arrivo dell’utenza sulle centinaia di ore di contenuto promesse da Viacom (tramite le controllate MTV, Comedy Central e Paramount) porterà al content provider i due terzi della raccolta pubblicitaria ottenuta e lascerà alla piattaforma un terzo degli introiti.
«Il mondo è pronto per noi»: così il vice presidente Joost Yvette Alberdingk Thijm per il Washington Post in una intervista all’interno della quale si anticipano per le prossime settimane nuovi importanti annunci relativi ad accordi che seguono quelli similari già siglati con Viacom e Warner Music Group. Tra MTV e Joost la partnership era in cantiere ormai da tempo, fin da quando già sul primo Venice Project i contenuti del canale musicale erano tra i più interessanti del “palinsesto”. La rottura con Google ha permesso ora a Viacom di maturare l’idea Joost, il cui arrivo tra i protagonisti del settore è dunque ormai imminente e legato perlopiù alla distribuzione della prima versione ufficiale del software.