Le modalità di fruizione delle musica sono cambiate in modo importante nel corso degli ultimi anni e continuano a farlo. Se da una parte si registra un ritorno a formati che sembravano ormai destinati al passato come i vinili e le musicassette, dall’altro lo streaming sta assumendo un’importanza sempre maggiore: non solo quello delle tracce audio, ma anche video.
Lo dimostra il lancio di piattaforme e servizi come il neonato YouTube Music che uniscono i due mondi. Lo sanno bene anche gli addetti ai lavori che monitorano il mercato per stilare le classifiche delle pubblicazioni di maggior successo, tanto che a partire dal mese prossimo la Official Singles Chart britannica terrà conto anche delle riproduzioni dei video in streaming. Per l’esattezza, 100 riproduzioni in streaming da parte di coloro che hanno sottoscritto un abbonamento premium saranno conteggiati come la vendita di una copia. Nel caso delle view supportate dall’advertising serviranno invece 600 riproduzioni per accumulare il valore equivalente di una copia venduta.
A spiegare cosa cambierà è la cantante britannica Dua Lipa, con il filmato visibile di seguito in cui si citano direttamente servizi come YouTube, Apple Music, Spotify e Tidal.
Questa nuova metodologia di valutazione e compilazione delle classifiche dei brani terrà dunque conto delle tendenze del momento: ne beneficeranno i successori di tormentoni come Gangnam Style o Despacito, che proprio sulla viralitù dei contenuti e sulle condivisioni attraverso le bacheche dei social network hanno ottenuto la loro popolarità, pur senza essere rappresentati all’interno delle chart che considerano esclusivamente le vendite.
Di seguito un grafico che mostra in modo chiaro come nel corso del 2017 YouTube sia stata la piattaforma preferita dagli utenti britannici per lo streaming dei brani all’interno del Regno Unito.