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Cosa significa OLED? Perché la tecnologia, per esteso Organic Light Emitting Diode, rappresenta un nuovo punto di riferimento in fatto di schermi e display? Quali i suoi impieghi e i possibili sviluppi futuri? Lo abbiamo chiesto a Massimo Valli, LG Trainer. Una chiacchierata per capire cosa si nasconde dietro un acronimo destinato a entrare nel lessico comune, grazie all’impiego nel settore TV e non solo, più in generale nell’elettronica di consumo. Si parla di pannelli dallo spessore di un foglio, di Ultra HD, di HDR e di audio Dolby Atmos, ma anche di contenuti in grado di sfruttarli al meglio: dai film su supporto fisico alle piattaforme di streaming come Netflix, Infinity e Amazon Prime Video.

OLED: sottigliezza e resa cromatica

«OLED è una tecnologia completamente innovativa: a differenza dei pannelli classici LCD LED retroilluminati, il pannello è in grado di emettere in autonomia la luce e il colore». Secondo Valli il primo vantaggio è la perfezione del nero («dove non abbiamo l’accensione del singolo pixel abbiamo il nero assoluto») e il secondo è nella formazione di colori naturali e vivi. Sottigliezza e resa cromatica sono pertanto le due caratteristiche che rendono oggi la tecnologia OLED superiore, offrendo così a LG il valore aggiunto di una innovazione che consente di accelerare ulteriormente sul fronte della qualità.

Il futuro dell’OLED

Il futuro? «La tecnologia OLED è talmente duttile e facile che si potranno sviluppare davvero tante soluzioni». Le applicazioni possibili saranno dunque moltissime, a partire dagli smartphone, arrivando a schermi arrotolabili e schermi curvi, ma rimanendo aperti ad ulteriori idee che potranno venire a nascere una volta metabolizzate dal mercato tutte le opportunità che questa tecnologia consente.