Stando ai dati diffusi dalla NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration), ente governativo USA che si occupa di sicurezza stradale, solo negli Stati Uniti ogni anno circa 70 decessi sono causati da incidenti che coinvolgono un’automobile durante la manovra di retromarcia. Un numero elevato, tanto da spingere il legislatore d’oltreoceano ad approvare una normativa secondo la quale a partire dal 2018 tutti i nuovi veicoli dovranno essere equipaggiati con un sistema di videocamere posteriori.
Le cosiddette backup cameras serviranno dunque come strumento utile per avere una visuale chiara e senza ostacoli di quanto accade dietro la vettura, permettendo di muoversi in tutta sicurezza sia per quanto riguarda chi si trova dentro l’abitacolo che per le persone che transitano nei dintorni. Il funzionamento è presto spiegato: nella parte posteriore del telaio sono integrate una o più videocamere, che si attivano non appena si inserisce la retro, inviando immagini in tempo reale ad un display solitamente posizionato sulla plancia centrale. Sensori di prossimità aiutano anche a capire, mediante l’emissione di un segnale sonoro, qual è la distanza che separa il paraurti posteriore da eventuali ostacoli come altri mezzi, ciclisti, segnaletica, marciapiedi o muretti.
Trattasi di tecnologie di assistenza alla guida più o meno intelligenti, ma tutte immediatamente utili, che vanno a migliorare le possibilità dell’uomo di completare una manovra banale soltanto in apparenza poiché bilanciata su attenzione, perizia e cautela (tutte e tre spesso annichilite dalla fretta e dalla scarsa visibilità delle immediate vicinanze).
L’evoluzione degli specchietti retrovisori
Viene dunque meno una delle funzioni principali degli specchietti retrovisori, che seppur ancora utili per controllare il sopraggiungere di veicoli alle spalle durante la guida, non dovranno più essere impiegati in occasione delle manovre. Tutti i più importanti automaker già da qualche tempo equipaggiano la propria flotta con tecnologie di questo tipo: quella sviluppata da Ford, ad esempio, si chiama Rear View Camera ed è illustrata in modo dettagliato nel filmato dimostrativo a seguito.
Un occhio digitale aiuta dunque gli automobilisti ad avere una migliore visuale di quanto li circonda, salvaguardando sia la propria sicurezza che quella degli altri. Per capire quanto l’impiego di videocamere a bordo dei veicoli sia importante al fine di evitare il verificarsi di incidenti o altre situazioni pericolose (laddove supportato anche da uno sforzo normativo), è sufficiente citare quanto dichiarato da Anthony Foxx, segretario della US Transportation.
Garantire la sicurezza è la nostra prima priorità e ci stiamo impegnando per proteggere le vittime più vulnerabili degli incidenti che si verificano durante la retromarcia: i nostri figli e le persone anziane. Come padre, posso solo immaginare quanto siano strazianti queste tragedie per le famiglie, ma speriamo che le leggi di oggi possano un giorno contribuire a ridurne il numero.
Anche le istituzioni, insomma, si muovono a compendio di quanto l’industria automobilistica già sta facendo per offrire una soluzione al problema.
L’utilità delle videocamere sulle auto
In un futuro non troppo lontano l’impiego delle videocamere nel settore automotive servirà non solo per evitare incidenti durante la retromarcia, ma costituirà un aiuto di fondamentale importanza per i veicoli a guida autonoma. Affiancandole con sistemi laser e complessi algoritmi di intelligenza artificiale, queste costituiranno l’apparato visivo di vetture capaci di muoversi in modo del tutto automatico e indipendente dall’uomo, eliminando il verificarsi di situazioni pericolose spesso causate da distrazioni o dall’incapacità di rispondere con prontezza di riflessi agli imprevisti che si verificano sulla strada.
La videocamera ed i sensori diventano dunque un’estensione vera e propria dei sensi della persona: consentono di vedere oltre le capacità di vista dell’uomo, consentono di avvertire presenze al di là della sensibilità del pilota e permettono quindi di avere un controllo dello scenario di guida molto più completo, efficiente, ampio e reattivo.
Tutto questo senza considerare gli indubbi vantaggi che le backup cameras possono offrire in fase di parcheggio, accompagnando centimetro dopo centimetro il conducente nella giusta traiettoria, con ovvi benefici in termini di tempo risparmiato ed evitando i tanto temuti graffi sulla carrozzeria.