Oggi a Londra inizia la terza edizione di London Games Festival (LGF), un evento decisamente importante per l’industria dei videogiochi e dell’intrattenimento interattivo del Regno Unito. La manifestazione s concluderà il 14 aprile, un evento diffuso in vari luoghi della capitale e supportato anche dal Comune di Londra.
Il 2 e 3 aprile nella sezione industry chiamata “The Hub” per la prima volta sarà presente una delegazione di studi di sviluppo italiani con una serie di prodotti, supportata dal Ministero dello Sviluppo Economico, dall’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE) e da AESVI, l’Associazione che rappresenta l’industria dei videogiochi in Italia.
Sarà dato accesso privilegiato agli sviluppatori per il Games Finance Market, che si svolgerà il 3 e 4 aprile. Si tratta di evento b2b esclusivo, riservato a soli 60 studi e ad altri 60 tra investitori, publisher e fondi di sviluppo. La partecipazione delle aziende italiane è sicuramente una grande opportunità di business in uno dei mercati più vivaci e innovativi dell’industra mondiale di videogiochi.
Il Regno Unito infatti il sesto più grande e importante mercato dei videogiochi a livello mondiale dopo Cina, USA, Giappone, Corea del Sud e Germania, ed il secondo per importanza in Europa. In Italia l’industria dei videogiochi è nettamente in crescita: sono in aumento il numero di studi che operano sul territorio, l’età media degli imprenditori e l’età delle imprese. Ecco le 13 aziende italiane di sviluppo di videogiochi che parteciperanno al Festival: A_Lab, AnotheReality, Broken Arms Games, DESTINYBit, Digital Tales, Emotricon, IndieConstruction, LEAF Games & Software, MixedBag, Open Lab, Proxy42, Studio Evil, Untold Games.
Attualmente in Italia sono presenti 125 studi di sviluppo che offrono lavoro a più di 1.100 persone. Un comparto ancora di piccole dimensioni, ma con ottime potenzialità di sviluppo e una spiccata vocazione internazionale. Il il 61% del fatturato realizzato è infatti sui mercati esteri.
Secondo i dati AESVI la maggioranza degli studi di sviluppo che operano in Italia (61%) sono costituiti sotto forma di società di capitali. Il Nord Italia si conferma ancora una volta l’area geografica che ospita la maggior parte degli studi (57%), seguita dal Centro Italia (24%) e dal Sud Italia e dalle isole (18%). A livello regionale la Lombardia mantiene la sua posizione di leadership per numero di studi sviluppo (33%), seguita da Lazio (14%) ed Emilia Romagna (10%). A livello provinciale Milano, con il 23% delle imprese del settore, e Roma (14%) risultano essere le città con il maggior numero di studi, seguite da Napoli (6%), Torino (5%), Bologna (4%) e Firenze (4%).