Non solo il mondo civile e politico ieri, 11 novembre, ha celebrato il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale. Anche l’universo dei videogiochi, infatti, a modo suo, ha voluto ricordare questa importante ricorrenza. I giocatori di Battlefield 1, infatti, hanno onorato la memoria dei tanti caduti nella Grande Guerra cessando il fuoco virtuale, almeno per qualche ora.
L’iniziativa è stata ripresa da un partecipanti anche da un video poi pubblicato su Reddit, che potete vedere a questo link, e dove si nota come diversi giocatori del match abbiano idealmente abbassato le armi e smesso di sparare contro i loro avversari. Purtroppo non tutti erano a conoscenza di questa valida iniziativa, tanto è vero che alcuni giocatori sono andati avanti a combattere come se nulla fosse (probabilmente pensando che i nemici “imbambolati” fossero semplicemente distratti da qualcosa).
A dare risonanza mediatica all’evento Jan David Hassell, uno degli sviluppatori del gioco che ha condiviso il video sul suo profilo Twitter.
"This is the 100 Year Anniversary of the End of WW1. On the 11th Hour we stopped fighting."
Battlefield 1 players stop shooting each other to commemorate the end of World War 1.https://t.co/bvYTAzK2vE
— Jan David Hassel (@JanDavidHassel) November 11, 2018
I giocatori hanno cessato di sparare dalle ore 11.00 di ieri, 11 novembre, giorno che celebrava la fine della Grande Guerra formalizzata nella radura di Rethondes, nella foresta di Compiegne, a nord di Parigi, dove Francia e Germania firmarono l’armistizio che mise fine alla Prima Guerra mondiale.
Un’iniziativa proposta da una parte della community del gioco firmato DICE che purtroppo non è stato pubblicizzata a sufficienza ma è stata certamente lodevole e, nel suo piccolo, un momento storico per quel che riguarda il mondo dei videogiochi multiplayer online come Battlefield 1, dove migliaia di giocatori simulano la guerra ma non dimenticano che si tratta di un gioco mentre, quella vera, di guerra, non va assolutamente glorificata. Vanno onorati invece, donne e uomini che persero la vita.