2 anni di tempo e 2 miliardi di investimenti per portare a tutti gli italiani almeno una connessione a banda larga da 2Mbit e sconfiggere il digital divide. Questo in sintesi il pensiero di Vincenzo Novari, Amministratore Delegato di H3G Italia, espresso durante un’audizione alla Commissione Lavori pubblici del Senato. Per Novari quindi la digitalizzazione del Paese deve essere un processo prudente e graduale. Per l’Amministratore Delegato di H3G Italia, nel nostro Paese si parla infatti troppo spesso di investimenti e di progetti così complessi per portare la banda larga a tutti che alla fine non si ottiene nulla.
Meglio dunque procedere con cautela tramite precisi step che per Novari devono essere cinque per garantire equità e qualità di trattamento per tutti. Dichiara infatti Vincenzo Novari:
Ogni volta che si parla di investire 10 miliardi per portare Internet a 10 mega a 10 milioni di famiglie la complessita’ del progetto è tale che non se ne fa nulla. Da due anni propongo di dividere il progetto in cinque fasi per garantire fattibilita’ ed equita’ di accesso.
Ma le considerazioni dell’Amministratore di H3G Italia sulla gestione della rete italiana non si fermano qui. Sul tema della neutralità della rete, Novari ha le idee ben chiare. Internet è un mondo relativamente nuovo che ancora nessuno conosce alla perfezione. Ecco dunque che se non sappiamo con certezza cosa succederà da qui a 20 anni, è inutile parlare oggi di neutralità della rete.
È estremamente delicato disciplinare questo campo, siamo all’inizio di un percorso che non conosciamo. Non abbiamo nessuna idea di quello che transiterà nella rete nei prossimi 20 anni. È sbagliato per esempio parlare di neutralità del Web. Se non possiamo leggere i contenuti, possiamo comunque categorizzare le pagine e non metterle tutte sullo stesso piano. Per esempio, una persona che aspetta i risultati di un’analisi medica deve avere la priorità su una che pirata un film.
Infine una stoccata a Telecom, Vodafone e Wind che con le loro politiche avrebbero tentato di buttare fuori dal mercato H3G. Ma per superare il digital divide e digitalizzare l’Italia serve il lavoro di tutti.