I risultati dati in pasto agli investitori al termine del trimestre fiscale sono il termometro migliore per giudicare il momento dei grandi nomi dell’ICT. Nelle ultime 24 ore sono stati vari gli annunci in tal senso e si è resa evidente una certa polarizzazione che ha premiato i risultati migliori e bocciato (anche pesantemente) chi non ha risposto alle aspettative della comunità degli analisti. La seduta va giudicata anche nell’ottica delle notizie provenienti dagli Stati Uniti, ove i rialzi dei tassi dovrebbero ormai essersi fermati e l’ottimismo potrebbe dunque permeare la borsa con interessanti vantaggi per molti azionisti.
Particolarmente interessante la trimestrale eBay. Il gruppo ha infatti mantenuto le aspettative pur se in giornata il titolo stava pesantemente pagando alcuni timori dovuti ad un periodo non proprio brillante per lo stock. In generale eBay è in crescita del 30% annuo con risultati interessanti provenienti da PayPal (+39%) e Skype (+26%). Il servizio di telefonia dovrebbe portare nelle casse eBay qualcosa come 200 milioni di dollari in tutto il 2006 con un totale per il gruppo pari a 5.70-5.90 miliardi a fine anno. Alcune difficoltà sono state registrate nei meccanismi di vendita interni ad eBay, ed è così che Meg Whitman ha promesso modifiche volte ad incoraggiare il rilancio dell’attività di e-commerce (la più debole del trimestre passato). A fine seduta, dopo un calo di 2.5 punti percentuali circa, il titolo è schizzato verso l’alto del 5.78% anche grazie alla promessa di un importante buyback da 2 miliardi di dollari promesso dal management nell’arco dei prossimi 2 anni. Tale azione dovrebbe ridare fiato ad uno stock che nell’ultimo anno ha visto perdite importanti vicine al 50% del valore.
Numeri in calo per Intel. Dopo una seduta a +1.5% ecco un after-hour a -1.5%, il tutto a causa di una trimestrale alquanto deludente e di aspettative a tinte fosche anche per i prossimi mesi. In tutto Intel ha perso oltre il 10% del fatturato ed ha visto gli introiti scendere del 60% (8 miliardi contro i 9 dell’anno precedente a livello di vendite, 0.88 miliardi di profitto contro i 2 di 12 mesi prima). La feroce concorrenza AMD è la causa prima ed unica della difficoltà Intel, da cui sono già giunte indicazioni circa una prossima battaglia di prezzi che dovrebbe riportare i chip di parte a competere con maggior incisività.
Il gruppo peggiore sotto ogni punto di vista è stato Yahoo: il gruppo ha visto vendute milioni di azioni con un crollo repentino del 20% tra martedì e mercoledì, non riuscendo più a rialzarsi e ripartendo dunque ora da una base di 26 dollari contro i 32 di pochi giorni or sono.
Torna a volare, invece, il titolo Apple. Dopo alcune difficoltà legate alle notizie circa gli errati movimenti finanziari che avrebbero coinvolto di striscio anche Steve Jobs, il gruppo spiana le polemiche con risultati al di sopra delle aspettative che vengono fotografati dal +2.27% durante la seduta e dal +8.60% durante il mercato after-hour. Il titolo è nuovamente vicino a quota 60 dollari. Per l’iPod il trend è di discesa, ma pur in assenza di nuovi prodotti (attesi però in Agosto) il player ha mantenuto entro limiti circoscritti il calo. In crescita il settore Mac. Il gruppo ha totalizzato profitti per 472 milioni di dollari contro i 320 dello stesso periodo del 2005. Le aspettative rimangono buone ed il titolo è dunque ora tra i più osservati a Wall Street.