Per mettere a tacere le voci che continuavano a rumoreggiare attorno all’ipotesi di un telefono made in Mountain View, Google ha messo in campo uno dei propri pezzi grossi e lo ha armato di secche smentite: Vinton Cerf, infatti, ha fatto sapere che «diventare produttori di apparecchiature è cosa ben lontana dal nostro modello di business» (fonte WebProNews). Non solo: Richard Kimber, altro alto responsabile del gruppo, ha ribadito il concetto spiegando che Google è fortemente impegnato in ambito software, dunque nessuna energia sarebbe ad oggi spesa per la produzione di un telefono.
Sembra essere poco casuale la dichiarazione di Cerf in quanto nessuno più di lui gode di credibilità a Mountain View. Non scende però in campo il triumvirato Page-Brin-Schmidt, nè tantomeno vengono usate parole di assoluta negazione. Qualche ipotesi, insomma, rimane aperta nel momento in cui Google vede la rivoluzione mobile solo agli inizi e l’interesse si posa ad oggi solo sulle produzioni di aziende terze. Una conferma (ovvia) arriva: Google è fortemente interessata al settore. Il modo in cui questo interesse verrà manifestato, però, rimane celato anche nei giorni in cui è Yahoo a fare importanti passi nella direzione del mobile con il nuovo OneSearch.
Il rumore sulla vicenda è oggi sopito da Google, ma è proprio da Google che ha tratto maggior benzina: Isabel Aguilera, CEO della sezione iberica/portoghese del motore di ricerca, aveva infatti confermato nei giorni scorsi l’impegno di Google nel settore mobile dando il via a tutta una serie di interpretazioni e previsioni di ampio respiro e prive comunque di qualsivoglia consistenza. Cerf scende in campo a smentire ed in breve la questione è messa a tacere. La vicenda, per il momento, si chiude dunque con un nulla di fatto.