Lo scandalo intercettazioni scoppiato in Gran Bretagna durante l’estate si estende fino a coinvolgere Gordon Brown: stando alle dichiarazioni del giornale The Indipendent, infatti, alcuni investigatori privati avrebbero violato le email dell’ex-premier. Gli investigatori avrebbero svolto l’operazione per conto di alcuni giornali inglesi.
La violazione sarebbe avvenuta sulle email inviate e ricevute quando Brown era cancelliere durante l’amministrazione Blair, mentre Scotland Yard ha identificato le conversazioni avvenute con il consulente Derek Draper come potenzialmente violate. A questo vanno aggiunti 20 computer che porterebbero a centinaia di persone coinvolte come potenziali vittime della violazione. Anche Peter Hain, ex segretario dell’Irlanda del Nord, ha riferito di un colloquio con la polizia su possibili operazioni di hacking tra avvenute tra il 2005 e il 2007. Il principale accusato sarebbe News of the World, tabloid di Rupert Murdoch chiuso a luglio proprio a causa dello scandalo.
Durante quella che è nota come Operazione Tuleta, un uomo di 52 anni è stato arrestato a Milton Keynes e rilasciato dietro cauzione fino a marzo, altre sedici persone sono state arrestate durante l’operazione Weeting e altre otto durante l’operazione Elvedon.
Brown ha già accusato News International di aver spiato la sua vita privata, compresi i conti bancari, mentre nel 2008 uno scambio di mail ha danneggiato la sua reputazione durante un momento difficile del suo mandato come primo ministro.