Qualcosa intorno si muove e anche Virgilio e Libero si accorgono che le ricerche degli utenti saranno l’unico affare che nell’immediato futuro spingerà la pubblicità online. I due portali, che da soli si portano via la metà e più degli utenti Internet italiani, rinnovano i siti dedicati alla ricerca, stringono grandi alleanze con Google e si assicurano il futuro.
Passata forse la sbornia dei dialer, il settore dei motori di ricerca è uno dei pochi che ha visto crescere popolarità e profitti. Quando alcuni anni fa furono introdotti i primi servizi di sponsorizzazione pay per click in pochi avrebbero scommesso sul successo dell’operazione. Invece è avvenuto l’esatto contrario, piano piano e inesorabilmente.
Chiunque oggi può promuovere i propri servizi sui maggiori motori e, dati alla mano, il guadagno è assicurato. In un momento in cui la pubblicità online muove gli ultimi passi per uscire dalla crisi che l’ha imbrigliata per quasi due anni, le liste a pagamento corrono spedite verso grandi successi. Persino Ask Jeeves, un motore a bassa diffusione fuori USA e quasi sconosciuto da noi, si presenta con utili e prestazioni in fortissima crescita.
Un settore in fermento, un settore in cui si stanno giocando le principali mosse della, ormai non più sfavillante, Net Economy. Un settore che anche in Italia offre segni di maturità con i due maggiori motori di ricerca italiani che scoprono le carte e si buttano a capofitto nella ressa.
Sia Virgilio sia Libero hanno da alcuni giorni potenziato i propri servizi di ricerca per renderli più adatti e più efficienti. L’obiettivo è quello di favorire le ricerche degli utenti e riuscire a convogliare più traffico sui siti sponsorizzati.
Virgilio Ricerca ha da poco rinnovato l’interfaccia: più sobria e con meno fronzoli. Ora le ricerche possono essere condotte in modo parallelo sull’intero Web, all’interno delle Pagine Gialle e degli elenchi telefonici, nonché delle directory di Virgilio. Una gustosa novità è la ricerca nelle news italiane estratte dai, pochi, siti di informazione di casa nostra. Non mancano naturalmente le ricerche dei file MP3 e delle immagini.
Anche Libero ha rivoluzionato, già da alcuni mesi, le ricerche fornite da Arianna, lo storico motore del portalone di Wind. La scelta grafica è la stessa di Virgilio: interfaccia pulita e concentrata sulla singola funzione di ricerca. Si può anche qui cercare immagini, file MP3, aziende. Si aggiungano poi le originali ricerche sui newsgroup della gerarchia .it e di file video. A differenza di Virgilio, Libero ha agito anche sull’algoritmo di ricerca aggiornandolo con alcune funzioni semantiche che, così nascoste nel fondo della pagina, sembrano purtroppo non esistere. L’alleanza con Google e la centralità del motore di ricerca nelle strategie del portale è evidente sin dall’Homepage in cui ora campeggia un grande box con il campo per le ricerche.
Dietro entrambi i siti italiani c’è sempre l’ombra di Google che non solo fornisce, in modi differenti, parte delle ricerche sui due portali, ma ne sponsorizza anche i contenuti attraverso i programmi messi a punto dal neonato ufficio italiano.
I motori di ricerca sono uno dei principali settori di sviluppo per il prossimo futuro. La recente volontà di Microsoft di creare una propria tecnologia di indicizzazione, la concentrazione di tre storici siti come Altavista, Overture e Yahoo! sotto l’unica proprietà di quest’ultimo, la possibilità che Ask Jeeves e il suo Teoma cadano in mano di Google, loro partner da qualche tempo, danno fermento ad un ambiente stagnante da troppo tempo.