Il mercato della musica digitale si arricchisce di un nome molto importante ed in grado di dare un nuovo (ennesimo) scossone al settore intero: il nuovo nome è quello della Virgin e costituisce il più importante impegno nella musica digitale finora registrato da parte di chi prima dell’avvento di iTunes faceva parte della distribuzione musicale classica.
Il punto di riferimento online sarà costituito dal sito Virgin Digital e l’offerta iniziale lancia immediatamente il nuovo music store nel vivo della competizione: 1 milione di tracce a disposizione, ed il tutto con prezzistica decisamente concorrenziale. Infatti le singole tracce saranno disponibili per 99 centesimi (come iTunes), mentre il costo degli abbonamenti sarà di 7.99 dollari al mese (2 dollari in meno rispetto a Napster).
Zack Zalon, presidente dell’eclettico gruppo Virgin, aveva annunciato l’esordio ad inizio anno e, con un mese di ritardo dispetto alle attese, la promessa è ora mantenuta. Zalon si dice inoltre sicuro della bontà della scelta compiuta giudicando il settore in grande crescita e dotato di grandi potenzialità («non è saturo per niente»).
L’esordio di Virgin rappresenta un nuovo punto a favore per il formato Windows Media Audio che Microsoft intende imporre al mercato: tra i 50 player abilitati all’ascolto dei brani Virgin, infatti, non è compreso l’iPod. Zack Zalon allontana inoltre le tentazioni della sfida immediata con il lanciatissimo iTunes: Virgin avanza infatti l’ambizione di entrare nel gotha della musica digitale «entro 5 anni».