Hyperloop One, una delle due realtà più attive tra quelle al lavoro sul visionario progetto di Elon Musk (l’altra è HTT), diventerà a breve Virgin Hyperloop One. Il rebrand è la conseguenza dell’arrivo di Richard Branson, che sale a bordo finanziando l’iniziativa. L’imprenditore britannico, numero uno di Virgin Group, ha definito il sistema di trasporto come “il treno più rivoluzionario al mondo”.
Per chi non ne fosse a conoscenza, i vagoni di Hyperloop viaggeranno all’interno di tunnel nei quali sarà ricreato il vuoto e sollevati dai binari grazie all’impiego di una tecnologia di levitazione magnetica, così da azzerare (quasi) l’attrito generato in fase di movimento. Si toccheranno velocità pari a circa 1.200 Km/h, coprendo così lunghe distanze in tempi brevi. Fra le tratte che potrebbero in futuro beneficiare di questa sistema, una riguarda da vicino il nostro paese: dalla Sardegna alla Corsica, per un totale di 451 Km, con segmenti sottomarini mantenuti in immersione a pochi metri di profondità sfruttando il principio del ponte di Archimede.
Non è chiaro a quanto ammonti, in termini economici, l’impegno di Sir Richard. Il suo contributo potrebbe però accelerare in modo significativo lo sviluppo della tecnologia, che arriverà a concretizzarsi nel 2020 con l’apertura della prima tratta a Dubai. Lì, per percorrere i 120 Km che separano la città da Abu Dhabi basteranno dodici minuti. Il concept di Hyperloop potrà tornare utile sia per le trasferte dei passeggeri sia per la movimentazione delle merci, riducendo così sempre più la necessità di ricorrere a mezzi meno sostenibili come quelle legati al trasporto su gomma. Anche questa iniziativa rientra a pieno titoli tra quelle riconducibili a una visione innovativa della mobilità.